Fino a venerdì compreso clima diurno mite e abbastanza gradevole sull’Italia, a tratti anche un pò fresco per il periodo, con massime in genere comprese tra 20°C e 25°C, qualche punta superiore sul versante adriatico, Valpadana e Sardegna. Localmente le massime potranno invece non superare i 19-20°C lungo le coste, complice anche il mare ancora piuttosto freddo. Le minine notturne si manterranno altresì su valori piuttosto frizzanti, localmente sotto i 12-13°C sulle zone interne specie del Centronord. Sabato le temperature aumenteranno invece sui versanti occidentali della Penisola, ma ancora senza picchi particolari.
determinerà un nuovo progressivo calo delle temperature. In realtà lunedì 10 farà ancora caldo, specie al Centrosud, mentre al Nordovest le temperature caleranno sotto nubi e locali rovesci. Tra martedì 11 e mercoledì 12 il calo termico sarà apprezzabile anche sul resto del Centrosud, con ultimo baluardo del caldo il basso versante adriatico e ionico. Data la distanza temporale l’evoluzione resta comunque ancora soggetta ad un margine di incertezza che potrebbe comportare modifiche previsionali.
Fino a venerdì compreso clima diurno mite e abbastanza gradevole sull’Italia, a tratti anche un pò fresco per il periodo, con massime in genere comprese tra 20°C e 25°C, qualche punta superiore sul versante adriatico, Valpadana e Sardegna. Localmente le massime potranno invece non superare i 19-20°C lungo le coste, complice anche il mare ancora piuttosto freddo. Le minine notturne si manterranno altresì su valori piuttosto frizzanti, localmente sotto i 12-13°C sulle zone interne specie del Centronord. Sabato le temperature aumenteranno invece sui versanti occidentali della Penisola, ma ancora senza pi
determinerà un nuovo progressivo calo delle temperature. In realtà lunedì 10 farà ancora caldo, specie al Centrosud, mentre al Nordovest le temperature caleranno sotto nubi e locali rovesci. Tra martedì 11 e mercoledì 12 il calo termico sarà apprezzabile anche sul resto del Centrosud, con ultimo baluardo del caldo il basso versante adriatico e ionico. Data la distanza temporale l’evoluzione resta comunque ancora soggetta ad un margine di incertezza che potrebbe comportare modifiche previsionali.