Migliori offerte del Mercato Libero: risparmi fino al 90% sull’energia elettrica e all’85% sul gas

– Il mercato energetico italiano vive un periodo di transizione. La crisi energetica è alle spalle ma le quotazioni all’ingrosso di luce e gas continuano ad attestarsi su livelli superiori rispetto a quelli pre-crisi. Nel frattempo, il mercato sta abbandonando il regime tutelato. Il Mercato Libero conta una varietà di tariffe complesse da comprendere che portano a costi annui molto diversi. Sia sulla luce sia sul gas, le tariffe del Mercato Libero risultano in media più costose rispetto a quanto si spende sui regimi regolati. Tuttavia, scegliendo con oculatezza tra le migliori offerte del Mercato Libero, come evidenziato dai dati raccolti dall’Osservatorio Segugio.it., il divario rispetto alla Tutela luce e alle tariffe Placet in Deroga e Tutela per vulnerabili gas si riduce drasticamente, fino ad azzerarsi in alcuni casi. Inoltre, il Mercato Libero rimane l’unico strumento per bloccare il prezzo per almeno un anno, a protezione da possibili rincari.

Luce: oltre 900 tariffe sul Mercato Libero e fino a 90% di differenza sul costo annuo

Sul Mercato Libero ci sono più di 900 offerte luce tra cui scegliere con un’altrettanta varietà di condizioni economiche, complesse da stimare e capire. Simulando le offerte a prezzo variabile, ovvero indicizzate al mercato all’ingrosso dell’energia, a parità di consumo di 2.700 Kwh e potenza 3 Kw, la differenza tra il costo annuo dell’ultima tariffa in classifica e della migliore è del +80% (da 681,40 € a 1.224,41 €). Oltre al prezzo energia, bisogna porre attenzione anche alla quota fissa annua, ovvero la quota che si paga indipendentemente dai consumi, che può avere una differenza fino a +233%. Considerando invece solo le tariffe a prezzo bloccato, a parità di consumo di 2.700 Kwh e potenza 3 Kw, la differenza tra il costo annuo dell’ultima tariffa in classifica e della migliore è del +91% (da 677,92 € a 1.293,54 €).

A luglio 2024 avverrà il passaggio al Mercato Libero della luce e i clienti residenziali non vulnerabili non potranno più attivare la tariffa di Tutela. Coloro che non sono passati al Mercato Libero, saranno assegnati ad uno dei gestori del Servizio a Tutele Graduali. Si è sentito e letto spesso in questi ultimi mesi che “il mercato libero non è competitivo rispetto ai prezzi regolati”, ma in realtà è obbligatorio distinguere tra le tariffe del Libero più competitive e quelle meno competitive. Infatti, confrontando l’attuale tariffa di Tutela (valida fino al 30 giugno) con il Mercato Libero si osserva che la migliore tariffa a prezzo fisso comporta una spesa di soli 4 € in più al mese (50 €/anno) rispetto alla Tutela, con il vantaggio però di bloccare il prezzo energia e mettersi al riparo da possibili rialzi (mentre il regime di Tutela è solo indicizzato). Ben diverso è se si finisse clienti di una delle ultime tariffe in classifica.

Confronto Tutela vs. Mercato Libero Delta € tra Tutela e Libero Delta % tra Tutela e Libero
Tariffa a prezzo bloccato più conveniente 49,78 € 8%
Tariffa a prezzo bloccato più cara 665,40 € 106%
Tariffa a prezzo variabile più conveniente 53,26 € 8%
Tariffa a prezzo variabile più cara 596,27 € 95%

Fonte Osservatorio Segugio.it: i dati delle simulazioni sono aggiornati al 27 maggio 2024 per un consumo annuo di 2.700 Kwh e potenza 3 Kw

Gas: oltre 800 tariffe sul Mercato Libero, si spende fino a 85% in più all’anno

Il mercato delle offerte gas casa segue meccaniche differenti: lo stop alla Maggior Tutela è già arrivato e i consumatori si dividono tra la tariffa gas Placet in Deroga e le proposte del Mercato Libero. Chi rientra nei requisiti, inoltre, può continuare a usufruire del servizio di Tutela per clienti vulnerabili.

Sul Mercato Libero ci sono più di 800 tariffe gas tra cui scegliere. Simulando le tariffe a prezzo variabile, ovvero indicizzate al mercato all’ingrosso, a parità di consumo annuo di 1.500 Smc nel comune di Milano, la differenza tra il costo dell’ultima tariffa in classifica e quello della migliore è del +84% (da 1.528,22 € a 2.807,62 €). Analogamente alla luce, oltre al prezzo materia prima è importante verificare la quota fissa annua che può avere una differenza di costo fino a +250%. Considerando invece solo le tariffe a prezzo bloccato, a parità di consumo annuo di 1.500 Smc nel comune di Milano, la differenza tra il costo dell’ultima tariffa in classifica e il costo della migliore è del +77% (da 1.615,50 € a 2.852,95 €). Tra le tariffe più convenienti e le ultime in classifica, il prezzo fisso del gas può arrivare ad avere un differenziale fino a +175%.

Se consideriamo la tutela per i clienti vulnerabili, la prima tariffa a prezzo variabile sul Mercato Libero risulta più conveniente del -3%. Se invece consideriamo la tariffa gas Placet, entrambe le prime offerte sul Mercato Libero, a prezzo bloccato e variabile, risultano più convenienti: del -1% con la possibilità di bloccare il prezzo gas per un anno, e -6% in caso di indicizzata.

Confronto Mercato Libero vs. Tutela Vulnerabili Delta € tra Libero e Tutela Delta % tra Libero e Tutela
Tariffa a prezzo bloccato più conveniente 47,00 € 3%
Tariffa a prezzo bloccato più cara 1.284,45 € 82%
Tariffa a prezzo variabile più conveniente -40,28 € -3%
Tariffa a prezzo variabile più cara 1.239,12 € 79%
Confronto Mercato Libero vs. Tariffa Placet Delta € tra Libero e Placet Delta % tra Libero e Placet
Tariffa a prezzo bloccato più conveniente -15,97 € -1%
Tariffa a prezzo bloccato più cara 1.221,48 € 75%
Tariffa a prezzo variabile più conveniente -103,25 € -6%
Tariffa a prezzo variabile più cara 1.176,15 € 72%

Fonte Osservatorio Segugio.it: i dati delle simulazioni sono aggiornati al 27 maggio 2024 per un consumo annuo di 1.500 Smc

Paolo Benazzi, Utilities Managing Director di Segugio.it sottolinea “siamo nell’epoca della fine dei mercati tutelati, rimandata per molti anni. In questi mesi, il passaggio al mercato libero è stato spesso demonizzato con riferimento al fatto che le tariffe sarebbero nettamente peggiori di quelle regolate. Su questo, due considerazioni. Innanzitutto, è ovvio che un prezzo regolato dallo Stato sia per definizione competitivo, soprattutto quando è rivolto a clienti vulnerabili che, in quanto tali, devono essere protetti. Inoltre, il mercato libero può essere competitivo o almeno avvicinarsi ai regimi regolati, a patto che il consumatore sia così attento da scegliere una tariffa tra le più convenienti. Oggi questo non avviene per tutta una serie di motivi, primo tra tutti il fatto che la bolletta rimane incomprensibile e pochissimi sono consapevoli di quanto stanno davvero pagando, se sia tanto o poco e rispetto a cosa. Il nostro studio dimostra che se il consumatore fosse nelle condizioni di posizionarsi sulle tariffe più convenienti del mercato sarebbe possibile ridurre la differenza di prezzo tra il libero e i vari regimi regolati.”

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