Un'auto della pattuglia della Guardia di Finanza al lavoro in provincia di Pisa in una foto d'archivio. ANSA / FRANCO SILVI

Migranti, arrestato trafficante tunisino latitante in Francia

Nei giorni scorsi la polizia francese ha dato esecuzione al mandato di arresto europeo emesso da un gip di Palermo nei confronti di Ben Ammar Fathi, 50 anni, di origini tunisine. L’uomo, sospettato di traffico di migranti, si era sottratto alla cattura nel corso dell’operazione ‘Scorpion Fish’, condotta lo corso anno dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo. Dal giugno 2017 si nascondeva in Francia, a Tolone. Le indagini condotte dalle fiamme gialle del Gico tra il gennaio e il giugno del 2017 avevano accertato che l’uomo era membro di un gruppo criminale transnazionale che operava ciclici trasporti in mare di migranti dai porti tunisini alle coste trapanesi.

Tra i passeggeri di alcuni viaggi c’erano soggetti sospettati di voler compiere atti terroristici. Il coordinamento tra le diverse componenti della guardia di finanza, quella investigativa a terra e quella aeronavale in mare, hanno consentito di intercettare tali trasporti e di espellere i migranti irregolari, avviando un’attività di cooperazione con le autorità tunisine per l’identificazione di tali persone. Le indagini, svolte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palermo, hanno portato a galla un sistema illecito transnazionale, stabilmente operante tra la Tunisia e l’Italia, in cui ogni sodale rivestiva un ruolo ben preciso occupandosi, a seconda dei casi, del reperimento delle ‘prenotazioni’ dei migranti e della raccolta del prezzo del viaggio, della movimentazione e della custodia del contante, del reperimento e dell’approntamento dei natanti utilizzati, nonché della loro conduzione nelle traversate e, infine, del primo collocamento dei migranti e disigarette contrabbandate sulle coste siciliane, in luoghi nella disponibilità dell’organizzazione.

L’operazione ‘Scorpion Fish’ si è conclusa nei primi mesi dell’estate dell’anno scorso, quando i finanzieri hanno arrestato 17 soggetti di nazionalità tunisina e italiana, tutti appartenenti a un’associazione per delinquere di stampo transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, al contrabbando di tabacchi lavorati esteri e al riciclaggio dei proventi delle attività illecite.

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