Migranti, basta propaganda, è il tempo della verità

Scintille nel governo a proposito della cabina di regia per la migrazione. La Presidente del Consiglio ha accentrato a Palazzo Chigi tutta gestione dell’emergenza migranti, stabilendo che il terminale del coordinamento tra i ministri sarà il Sottosegretario Alfredo Mantovano , suo braccio destro e lasciatemi dire, persona di alto profilo istituzionale e competenza. Un fulmine a ciel sereno che ha fatto inviperire il segretario della Lega, Matteo Salvini, che si è visto   mettere da parte rispetto alla gestione politica della vicenda, nonostante la sua influenza sul Ministro degli Interni, Piantedosi. Quindi per i prossimi mesi Salvini farà da spettatore, ma avrà mano libera in vista della campagna elettorale per le europee del 2024,  azionando il suo cavallo di battaglia sui migranti, sbarchi e ONG. L’aumento vertiginoso degli sbarchi sta creando non pochi problemi alla Meloni, nonostante i suoi sforzi e i suoi innumerevoli viaggi verso la Tunisia di Saied, da dove migliaia di barchini salpano alla volta della Sicilia. Con questo non si può scaricare la colpa sulla Tunisia che a sua volta viene presa d’assalto dagli sbarchi sulle proprie coste. Intanto Cartagine attende che Roma adempia celermente ai suoi impegni e memorandum, scritti e ratificati dalla UE. Ma tornando alla politica interna, ovviamente il problema degli sbarchi non riguarda solo la maggioranza, nonostante le frizioni e gli attriti interni, ma riguarda anche e soprattutto Sindaci e Presidenti di Regioni di ogni colore politico, che stanno sperimentando sui loro territori le difficoltà nel reperire spazi e immobili per l’accoglienza dei migranti. Una vera e propria emergenza che sembra essere sfuggita ad ogni controllo. Un vero problema di tutti. Matteo Salvini e anche la stessa Meloni dovrebbero almeno cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa per aver seminato per anni, sul problema migratorio, inutile demagogia. Porti chiusi, ONG complici degli scafisti, ecc. Esagerazione a fine propagandistica a cui oggi, una volta al governo, ad oggi non si è data risposta concreta e ne’ tantomeno s’intravede una soluzione al problema.  Certo Giorgia Meloni non è responsabile dell’aumento degli sbarchi più di quanto non lo fossero i governi che l’hanno preceduta e che dagli scanni dell’opposizione attaccava quotidianamente. Ne’ vale additare l’Europa come un’entità che non fa nulla al riguardo. Bruxelles in quanto tale su questo punto non conta, esistono solo gli interessi degli Stati sovrani o per usare un’espressione tanto cara alle destre sovraniste, delle Nazioni sovrane. E’ una guerra globale di tutti contro tutti. E non sarà l’inasprimento delle pene contro gli scafisti, ad arginare il problema. Così come un’altra illusione a fine propagandistica saranno i CPR ( Centri per i rimpatri). I respingimenti e i rimpatri non si possono realizzare o mettere in  campo senza previ accordi con i Paesi di provenienza. Creeremo solo delle grandi carceri all’aperto nelle periferie delle nostre città, con il risultato di aver tolto il problema da sotto gli occhi dei cittadini, ma senza risolvere nulla. Ma mi domando e dico: c’è una forte domanda di forza lavoro che tutti giorni viene riformulata dalle imprese in tutti i settori e non riesce a trovare legalmente l’offerta.  Basterebbe rendere più facili i permessi per assumere lavoratori stranieri  non solo,  ma occorrerebbe una sorta di sanatoria per la clandestinità che renderebbe persone, i fantasmi che si aggirano per le nostre città. Ed infine concediamo la cittadinanza italiana a chi è nato e cresciuto qui. Basta guadare al di là dell’Atlantico per capire. Un vero partito di destra , liberale, farebbe questo. Certo bisognerebbe rifondarlo.

Andrea Viscardi

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