Un'immagine del nuovo naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia e la Marina Militare precisa che sono cinque e non sette, come in un primo momento era stato comunicato, i morti recuperati a bordo di un barcone carico di oltre 500 migranti che si ?? capovolto a circa venti miglia al largo delle coste libiche. Roma, 25 maggio 2016. ANSA/ UFFICIO STAMPA MARINA MILITARE +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Migranti, Cir: “No a criminilizzazione ong, creare canali legali ingresso”

“Il modo in cui è stata posta all’attenzione della pubblica opinione la questione delle ong operanti nel canale di Sicilia è decisamente improprio. Le polemiche sui soccorsi a ridosso della Libia richiedono, come sta facendo il Parlamento, che si intervenga con chiarezza sull’intera materia a tutela di tutti coloro che operano con grande generosità. Il Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir) respinge ogni forma di criminalizzazione verso le ong, apprezza il loro lavoro, che ritiene debba essere anzi valorizzato”. Lo ha sottolineato il Cir in un comunicato aggiungendo che “ritiene necessarie, in quest’ottica, alcune misure come l’elencazione puntuale dei soggetti privati operanti nel canale di Sicilia con finalità di salvataggio e delle loro fonti di finanziamento; la definizione formale del rapporto tra le ong e le istituzioni dello Stato italiano e la creazione di una “white list” per le organizzazioni che si prestano, su base volontaria, a misure di trasparenza”, si legge nella nota.”Queste misure sono necessarie per dissipare dubbi e sospetti pregiudizievoli verso coloro che operano per salvare in mare migliaia di vite umane e che, di fatto, esercitano anche una funzione di supplenza nei confronti di istituzioni europee. I tempi sembrano maturi per affrontare, nonostante le lacune delle politiche della UE, alcuni nodi da tempo irrisolti”, prosegue il comunicato.

“Il Cir – ha affermato il Presidente, Roberto Zaccaria – auspica che vengano creati dei ‘canali legali di ingresso’, che ridurrebbero in radice la questione. Il Cir auspica inoltre che possa realizzarsi in tempi ravvicinati un ritorno dell’Onu con le sue agenzie in Libia. Questa presenza potrebbe essere di grande aiuto sia per la questione degli imbarchi irregolari che per la creazione e il controllo di Centri di accoglienza locali, organizzati in modo trasparente e, soprattutto, secondo criteri di assoluto rispetto delle persone che stanno vivendo la tragedia delle migrazioni.”

 

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