Bruxelles offrirà ai governi europei 6.000 euro per ogni migrante salvato nel Mediterraneo e accolto nel proprio Paese. Sarebbe questa, secondo il Financial Times, una delle proposte che la Commissione Europea presenterà domani, insieme a quella di ‘centri controllati’ per gli Stati membri che decidano di allestirli sul loro territorio. Secondo il Financial Times, l’Ue si proporrà di pagare ai governi seimila per ogni migrante accolto fino a un massimo di 500 persone. Con la proposta, l’Ue si augura di persuadere il governo italiano a fare di più.
Intanto Anac e Viminale hanno firmato un’intesa per l’elaborazione di un nuovo capitolato-tipo per gli appalti di beni e servizi nel settore dell’accoglienza migranti. L’obiettivo è rideterminare i servizi essenziali di prima accoglienza e relative prestazioni, calibrandoli sulle diverse tipologie di accoglienza e favorendo una gestione standard e più trasparente. L’Anac fornirà supporto tecnico-giuridico. L’accordo è nato su richiesta del ministro Salvini. Anac aveva già collaborato con il Viminale quando ministro era Minniti.
‘Nel giro di qualche settimana si arriverà alla modifica delle regole operative della missione militare europea Sophia che dovrebbe porre fine allo sbarco delle persone salvate in un unico Paese’, ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi a Berlino dopo l’incontro con il collega tedesco Heiko Maas. Nel frattempo, ha aggiunto il ministro, l’Italia garantirà l’approdo nei propri porti di tutte le persone salvate dalle navi della missione Sophia.
Nel Consiglio europeo – ha detto inoltre in conferenza stampa a Berlino – è emerso che occorre una responsabilità condivisa già quando le persone vengono salvate, a monte di chi abbia o meno diritto d’asilo. Dobbiamo affrontare un lavoro complesso che richiede di spostare l’attenzione dal momento dell’arrivo al momento delle partenze dei luoghi d’origine, alla sorgente e non solo alla foce, intervenendo nei Paesi dove partono, agire sui tragitti di questi tragici spostamenti per lottare contro i trafficanti, oltre a continuare a operare i salvataggi in mare, ha aggiunto.
Non si tratta di una nuova missione – ha specificato Moavero – ma di nuove regole nelle quali l’operazione Sophia deve continuare. La modifica di Sophia è stata tra le questioni principali poste dal premier Giuseppe Conte in una lettera inviata ai vertici di Bruxelles per uscire dall’isolamento nella gestione dei sbarchi dal Nord Africa. La missione, nata nel 2015 per contrastare le attività dei trafficanti di esseri umani, prevede che tutti i migranti soccorsi dalle navi europee vengano sbarcati in Italia. Per Roma questa situazione non è più sostenibile, ma nei giorni scorsi dall’Ue sono arrivati segnali d’apertura alla possibilità di una revisione strategica della missione entro poche settimane.
Sbarchi e centri controllati: ecco i punti principali della proposta sui migranti che la Commissione europea presenterà domani. Questo testo sarà sul tavolo alla riunione degli ambasciatori dei 28 (Coreper). Nel documento – secondo quanto si apprende – si dovrebbe fare riferimento ai centri negli Stati membri in base alla conclusioni raggiunte al Consiglio europeo di fine giugno e dunque su base volontaria e del sostegno europeo a riguardo. Si tratterà di indicazioni e non di regole sulle quali gli Stati membri si confronteranno.
Si tratterà di indicazioni e non di regole sulle quali gli Stati membri si confronteranno. Anche in questo caso la battaglia sarà dura perché in molti, non solo i falchi dei Visegrad, ritengono che la questione migratoria rimanga un affare di competenza esclusiva dei loro vicini meridionali.