‘Siamo a una svolta’, così il premier Paolo Gentioloni saluta l’accordo firmato tra Libia e Italia sulla gestione del flusso dei migranti nel Mediterraneo centrale. Per il primo ministro italiano l’intesa siglata a Palazzo Chigi con il collega Fayez al-Serraj è l’apertura di una finestra di opportunità sulla quale l’Italia lavorerà e investirà. Non si faranno miracoli, precisa Gentiloni ma si tratta di un nuovo capitolo nella questione immigrazione clandestina.
L’accordo con la Libia consentirà una migliore gestione e regolazione dei migranti illegali, spiega il premier che riconosce alla Libia di aver compiuto una mossa coraggiosa: ‘Per la prima volta il governo e le autorità di Tripoli si assumono la responsabilità di instaurare una collaborazione con l’Italia e l’Ue sul tema migratorio, affrontandolo direttamente’. Poi precisa: l’intesa firmata implica anche il nostro impegno a rafforzare le istituzioni libiche: polizia frontiera, guardia costiera, capacità di intervento contro i trafficanti e il loro racket.
L’Europa, riunita a Malta per il Consiglio europeo, dedicato proprio al tema migranti, plaude all’iniziativa e manifesta il sostegno a Roma: ‘L’Ue deve essere e sarà a fianco dell’Italia nel condividere questa responsabilità’, ha sottolineato il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, che ribadiva la necessità impellente di chiudere la rotta Libia-Italia. Con l’accordo dice Tusk, l’obiettivo di fermare i flussi di migranti irregolari dalla Libia, è a portata di mano.