Migranti e navi ong, il piano del governo Meloni

Pronta la stretta del governo Meloni sulle navi delle ong che soccorrono i migranti in difficoltà nel Mediterraneo. Il nuovo esecutivo sta mettendo a punto un provvedimento per regolamentare l’attività delle organizzazioni non governative impegnate al largo delle coste della Libia. Parallelamente alla richiesta alla Ue di un meccanismo di ricollocazioni veramente efficace.

Secondo il Corriere della Sera il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi annuncerà il nuovo provvedimento sulle navi ong mercoledì in Parlamento, quando sarà chiamato a riferire in Aula sullo scontro diplomatico con la Francia.

Una norma che prevede un codice di comportamento per le ong: per chi non le rispetta scattano sanzioni amministrative, dalla multa fino al sequestro della nave.

Al momento non è ancora chiaro quale sarà lo strumento formale attraverso il quale verrà introdotto di nuovo il codice di condotta per le Ong. Secondo il Corriere della Sera appare da escludere il decreto legge.

Parallelamente il governo Meloni si muove sul piano diplomatico sul fronte europeo. Da un lato c’è da ricucire i rapporti con la Francia dopo lo scontro sui migranti, dall’altra arrivare ad un piano più efficace sulla ricollocazione dei migranti all’interno dei Paesi Ue.

Potrebbe avere invece più possibilità l’idea di un Piano Marshall per l’Africa per il quale sta spingendo il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Si tratterebbe di una serie di investimenti e sostegni economici da parte Ue collegati ad accordi con i Paesi del Nordafrica, che consentirebbero di gestire i flussi migratori direttamente nei paesi di partenza.

Stando ad un retroscena del Corriere della Sera, a Silvio Berlusconi non sarebbe piaciuto affatto come il governo della premier Giorgia Meloni ha affrontato la gestione dei migranti arrivati in Sicilia sulle navi delle ong.

Bisognava intanto salvarli tutti“, ha detto il leader di Forza Italia durante una cena con alcuni dirigenti del partito.

Secondo il Cavaliere lo scontro nato tra Italia e Francia sul tema dei migranti “non conviene a nessuno” in Europa. Anche se Berlusconi conviene con Meloni su un punto: la reazione del governo francese è “inaccettabile“, è “pazzesco” mandare 500 uomini al confine con l’Italia.

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