Migranti e Ong: ‘Scoppia la lite tra Alfano e Orlando’

La presunta collusione fra alcune organizzazioni non governative e il traffico di migranti denunciata dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, è sfociata in uno scontro nel governo. Da Bruxelles, dove era impegnato per il vertice Ue, è intervenuto il premier Gentiloni: ‘Se ci sono da parte della magistratura informazioni attendibili e credibili, non sarà certo il governo a contrastarle ma questo va distinto dal fatto che l’attività delle organizzazioni di volontariato è preziosa e benvenuta’.

Il caso Ong-migranti nasce a seguito delle dichiarazioni di Carmelo Zuccaro, Procuratore Capo di Catania, che sostiene di possedere i nastri di alcune conversazioni avvenute via radio che provengono da un lavoro  d’intelligence.  In realtà  basta sintonizzarsi sul canale 16 della radio, dedicato alle emergenze internazionali, per sentire tutte le conversazioni che avvengono su quelle specifiche frequenze. In realtà non sono vere e proprie telefonate ma  tabulati.  Zuccaro sa solo che le chiamate sono avvenute e in un solo caso il contenuto di un’intercettazione effettuata dai servizi segreti con la frase: ‘Stiamo mettendo in mare i gommoni. Intervenite!’.

 Zuccaro  negli ultimi due mesi ha parlato con la Stampa, Agi, Ansa, TGR Sicilia, Agorà, Matrix  e Repubblica affermando che: ‘Davanti alla Libia a Pasqua sembrava lo sbarco in Normandia’.

 Carmelo Zuccaro a  soli 40 anni è stato Presidente di Corte d’Assise a Caltanissetta durante i processi su Capaci e via D’Amelio ter. Oggi ha per le mani alcuni dei fascicoli più scottanti, come quello sul Cara di Mineo che vede addirittura il coinvolgimento del Sottosegretario all’Agricoltura di Ncd, Giuseppe Castiglione, a cui viene contestata corruzione in cambio di voti quando in Sicilia reggeva la Provincia di Catania. Sul Cara di Mineo  ha chiesto che ampi stralci della sua deposizione fossero secretati.

Al contempo, via Facebook, si consuma il botta e risposta tra il presidente del Senato, Piero Grasso, e Luigi Di Maio. ‘Nessuno, il Governo, un blog o una impresa privata, ha mai nemmeno provato  a suggerirmi cosa pensare o dire. Anni di magistratura mi hanno insegnato abbastanza per avere una opinione fondata sui temi della giustizia, delle indagini, e di quando è opportuno che un procuratore parli delle sue informazioni, se suffragate da solidi elementi probatori’. dice Grasso, bacchettando il procuratore di Catania, e il M5s coglie l’occasione per rilanciare: ‘Perché la politica sta attaccando Zuccaro? Forse perché sta indagando sul Cara di Mineo? Il serbatoio di voti dei partiti siciliani e non solo’,  posta Di Maio, secondo il quale Grasso e Boldrini dovrebbero essere al di sopra delle parti e invece hanno deciso di prendere parte alla fiera dell’ipocrisia sulle Ong. Pronta la replica del presidente del Senato: ‘Caro Luigi, sei giovane, ma faresti bene a ricordarti che a tutte le età si può e deve imparare. Hai già dimostrato più volte di avere grosse lacune in storia, geografia e diritto: qualche lezione ti sarebbe utile’. Controreplica Di Maio: Caro Grasso, io non smetto mai di imparare nella vita, ma dal suo partito che prendeva soldi dal business degli immigrati non ho proprio nulla da apprendere’.

‘Io al momento non ho elementi per dire che il procuratore di Catania abbia commesso illeciti disciplinari. Il pm ha fatto una valutazione di carattere politico come tutti i cittadini è titolato a farlo, Alfano la condivide. Discuteremo in futuro su come mai in questi anni Alfano non ha avuto contezza di questa evoluzione del fenomeno e del ruolo delle Ong‘,  ha detto il Guardasigilli, Andrea Orlando, ai microfoni di Radio radicale.

Alfano,  ha insistito Orlando,  ha più elementi di me, perché ha fatto il ministro degli Interni. Se dice che il procuratore di Catania ha ragione, e cioè che effettivamente le Ong collaborano con gli scafisti, la domanda che sorge spontanea è questa: Alfano non se ne è accorto quando era ministro degli Interni?.

 ‘Non cercavo la polemica col collega Orlando e mi sorprende la sua dichiarazione. Ho difeso il procuratore. Ho fatto la dichiarazione che avrebbe dovuto fare il Guardasigilli Orlando se non fosse assente da via Arenula’,  ha replicato il ministro degli Esteri Alfano: ‘Evidentemente il Guardasigilli, ormai, è in campagna elettorale permanente  ed è assente da via Arenula. Dunque, non ricorda che un ministro dell’Interno non parla delle inchieste dei magistrati. Spero che quando tornerà in funzione come Guardasigilli, tutto riaffiori alla sua memoria. Io, nel merito, sono stato un ministro dell’Interno corretto e non ho parlato pubblicamente delle inchieste dei magistrati di Catania, se non per congratularmi con loro. Faccio notare, infine, ad Orlando che io non ho commentato un’inchiesta ma ho difeso un magistrato dalle accuse da lui ricevute per avere espresso la propria opinione. Forse avrebbe dovuto farlo il ministro della Giustizia’.

Il ministro degli Esteri Alfano dichiara il suo incondizionato sostegno al procuratore: ‘Zuccaro non ha sparato su tutte le Ong. Ha ragione al cento per cento, ha posto una questione vera, occorre andare fino in fondo e sono degli ipocriti e dei sepolcri un po’ imbiancati tutti quelli che si indignano a comando.  Cioè, se i magistrati dicono delle cose che a loro piacciono, allora i magistrati possono parlare; se dicono cose che a loro non piacciono, i magistrati devono stare zitti.  Come fanno alcune Ong, e non tutte a spendere tutti questi soldi solo con i finanziamenti dei sostenitori? Boh, vediamo. Bisognerà accertarlo’.

Roberto Cristiano

 

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