Migranti e Renzi: ‘L’Europa ci aiuti o veto su bilancio Ue’

‘Assolutamente sì, l’Italia è pronta a mettere il veto sul bilancio europeo se Bruxelles non aiuterà l’Italia sui migranti. Il governo Monti ha stabilito che diamo 20 miliardi e ne riceviamo 12, ma se Ungheria e Slovacchia ci fanno la morale sui nostri soldi e poi non ci danno una mano sui migranti non va bene. O blocchiamo il flusso entro il 2017 o l’Italia non riesce a reggere un altro anno come quello passato. Ora siamo in grado di gestirlo, arriva l’inverno, le condizioni del mare peggiorano ma abbiamo tempo sei mesi massimo. Bisogna bloccarli in partenza. Se l’Europa vuole abbassare le spese per l’immigrazione dell’Italia ho una idea: aprano le porte per i migranti e noi abbassiamo le spese. Io non mi offendo, invece di aprire la bocca aprano il portafoglio, ne saremo ben felici’, ha detto Renzi a ‘Porta a Porta’,  commentando l’invio della lettera sulla manovra dell’Italia da parte dell’Ue: ‘Inoltre, se a noi mandano una lettera, ai Paesi che non rispettano la solidarietà sui migranti mandano un libro, una enciclopedia. E questa discussione non serve a niente: io non vado per conto mio, vado per conto dell’Italia, il governo ha rispettato tutte le regole nella legge di stabilità. Per quanto riguarda la crescita del Pil sono ottimista che nel 2106 si arrivi all’1%’. La differenza sostanziale tra gli impegni presi la scorsa primavera in materia di conti pubblici e i numeri indicati nel documento programmatico di bilancio 2017, nonché l’ammontare delle uscite per migranti e il terremoto dello scorso agosto incluse nel Dbp e considerate ‘spese straordinarie’: sono queste le voci su cui la Commissione Ue chiede chiarimenti all’Italia nella lettera ricevuta  a Roma. ‘La lettera della Commissione Ue è arrivata, è assolutamente normale per noi e gli altri Paesi che l’hanno ricevuta. Ci chiedono chiarimenti su aspetti centrali delle misure e in particolare terremoto e migranti’,   dice il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, spiegando che la manovra sarà mantenuta. Senza le spese per terremoti e migranti, il nostro deficit sarebbe meno del 2%, una cifra bassissima.  Tornando alle frizioni con la Commissione Ue, Padoan ribadisce che se l’Europa ignora il problema dei migranti e tollera i muri sì che avrà problemi di sopravvivenza: ‘La manovra è in ritardo per le novità tecniche: abbiamo una nuova legge di bilancio e il personale del ministero è al lavoro per calarci le misure. Il lavoro è più lungo’. L’Italia deve rispondere ai chiarimenti chiesti dalla Commissione Ue sulle cifre del Dbp entro il 27 ottobre. E’ quanto si legge nella missiva inviata al ministro Padoan dai commissari Dombrovskis e Moscovici. La lettera, oltre all’Italia, è stata inviata anche ad altri sei Paesi: Belgio, Cipro, Spagna, Portogallo, Finlandia e Lituania.

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