Aboubakar Soumahoro, interpellato sulla questione migranti e Ong parla di ‘accanimento’ e di responsabilità disattese sulla gestione degli sbarchi, accusando le istituzioni di «fare propaganda» invendo sull’operato delle autorità italiane in mare: «Lo Stato viene meno alla responsabilità di salvare vite. Le Ong andrebbero ringraziate. Non sono le Ong a dover salvare le vite umane, è lo Stato che deve farlo. Ma nel momento in cui lo Stato viene meno a questa responsabilità, penso che dovrebbe ringraziare le Ong che salvano le vite umane nel Mediterraneo. Se poi i ministri dell’Interno e delle Infrastrutture hanno cose da dire al riguardo, che noi non sappiamo, sono invitati a condividerle con noi. Per capire la ragione di fondo… Altrimenti non si capisce questo accanimento. Accuse inaccettabili, e che elevano all’ennesima potenza un senso del paradosso esasperato. Specie se consideriamo che provengono dall’ex esponente della sinistra. Il deputato che si è coreograficamente presentato in stivali di gomma infangati al suo primo giorno da onorevole in Aula. L’ex sindacalista accusato dai suoi stessi ex collaboratori di fare carriera e propaganda sulle spalle dei braccianti, e che ora dispensa pillole avvelenate sulle tematiche della migrazione…
L’ex esponente dell’alleanza Verdi-Sinistra Italiana ha ribadito la necessità di un «impegno europeo» che veda l’Europa, insieme con il nostro Paese, impegnata nel farsi carico di «salvare le vite e di condividere un piano con i Paesi dell’Africa, su migrazione e non solo, perché i nostri destini sono comuni».
Contro uomini e donne in servizio effettivo e permanente h24. In costante attività, finalizzata a mettere in salvo centinaia di persone. Un affronto davvero paradossale, quello di Soumahoro, al quale – in poche battute – ha risposto per le rime, in una nota, il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa che ha replicato: «Da Aboubakar Soumahoro doppia morale solita di certa sinistra. Invece di parlare a sproposito, l’accanimento da chiarire subito sarebbe quello di cui è accusata la sua famiglia nei confronti dei richiedenti asilo gestiti dalla loro coop. Oltretutto, proprio Soumahoro, che è stato cacciato dal suo partito dopo poche settimane, vorrebbe fare una lezioncina? Ma anche no».