Migranti, Emmanuel Macron parla con Giorgia Meloni: “Azione congiunta”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla crisi dei migranti a Lampedusa. Lo ha reso noto un comunicato dell’Eliseo, sottolineando che il ministro francese dell’Interno Gerald Darmanin sarà in Italia “nei prossimi giorni” per incontrare l’omologo Matteo Piantedosi.

“Il Presidente della Repubblica francese e il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, hanno discusso dell’azione congiunta che potrebbe essere intrapresa nel Mediterraneo centrale, della prevenzione delle partenze con i Paesi di origine e di transito e, infine, del seguito da dare in Europa nell’ambito del Patto sulla migrazione per rispondere ai flussi migratori irregolari a lungo termine”. 

“I due leader – si legge ancora – hanno convenuto della necessità di affrontare questa sfida con umanità e di rafforzare la cooperazione a livello europeo in linea con la politica perseguita dal Presidente della Repubblica dal 2017 e durante la Presidenza francese del Consiglio dell’Unione europea, per trovare soluzioni efficaci immediate e a lungo termine a questa crisi”. Dal canto suo “il Presidente francese ha ribadito la solidarietà della Francia nei confronti dell’Italia di fronte alla sfida migratoria che colpisce l’isola di Lampedusa”.

“I due leader hanno concordato di continuare a scambiarsi opinioni sugli sviluppi della situazione e di rafforzare la cooperazione tra i rispettivi governi. In questo contesto, il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, si recherà in Italia nei prossimi giorni per incontrare il suo omologo italiano.

In un video diffuso da Palazzo Chigi, la premier Giorgia Meloni ha parlato dei migranti, spiegando che per fermare gli arrivi è necessaria “una missione europea anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nordafrica, per fermare la partenza dei barconi“. Inoltre, bisogna “verificare in Africa chi ha diritto o meno all’asilo, accogliere in Ue solo chi ne ha effettivamente diritto secondo le convenzioni internazionali e parallelamente lavorando con investimenti seri allo sviluppo“. “Nell’immediato il governo italiano intende adottare misure straordinarie per fare fronte al numero di sbarchi che abbiamo visto sulle nostre coste” ha annunciato la presidente del Consiglio. “La pressione migratoria che l’Italia sta subendo dall’inizio di quest’anno è insostenibile, figlia di una congiuntura internazionale difficilissima che mette insieme problemi che già avevano i paesi africani a una situazione di instabilità crescente, particolarmente nella zona del Shael. Un quadro difficilissimo tra colpi di stato, calamità naturali, guerra del grano, jihadismo che potrebbe portare diverse decine di milioni di persone a voler lasciare la propria nazione per cercare un futuro migliore in Europa. E’ evidente però che l’Europa non può accogliere questa massa enorme di persone”.

 

L’Unione europea apre alla richiesta di solidarietà di Roma, con un gesto dal grande valore simbolico, accettando l’invito della premier alla presidente della Commissione Ue. La visita a Lampedusa non ha ancora una data ufficiale ma avverrà “a breve“. La Francia ha dichiarato di essere pronta a dialogare con l’Italia chiedendo insieme una soluzione europea. Soluzione chiesta anche da Antonio Tajani, ministro degli Esteri, che ha avuto una conversazione con la collega transalpina Catherine Colonna. La posizione tedesca, invece, è di chiusura, mentre Bruxelles ha già inviato un team di 15 persone a Lampedusa. Roberta Metsola, presidente dell’Eurocamera, ha assicurato sostegno a Giorgia Meloni.  Antonia Tajani  ha annunciato che nei prossimi giorni si recherà a Berlino e a Parigi per ribadire la necessità di un intervento europeo.

 
 
 

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