epa06984435 Three sub-Saharan migrants disembark upon their arrival in port in Almeria, southern Spain, 30 August 2018. A total of 68 migrants were rescued by Spanish Sea Rescue's ship when they were on board a boat in Alboran sea, off Spanish southern coast. EPA/CARLOS BARBA

Migranti, ex prefetto di Padova: ‘Ne abbiamo fatte di porcherie’

‘E’ vero che ne abbiamo fatte di porcherie, però quando le potevamo fare’, a parlare il 14 aprile dello scorso anno sarebbe stato l’ex prefetto di Padova, Patrizia Impresa, in un dialogo con l’allora vice prefetto vicario di Padova, Pasquale Aversa, delegato ad occuparsi dell’accoglienza dei migranti. L’ex prefetto non è indagata. La conversazione, diffusa oggi dal ‘Mattino di Padova’, sarebbe stata intercettata dai carabinieri e sarebbe uno dei dialoghi finiti del rapporto conclusivo dei militari, parte integrante dell’inchiesta sulla gestione dell’accoglienza in Veneto.

Le indagini riguardano, in particolare, la cooperativa Ecofficina Educational poi Edeco che, proprio grazie all’accoglienza dei migranti, ha visto aumentare il proprio fatturato dal 2014 ad oggi. La coop gestisce, tra gli altri, i Cpt di Bagnoli e Cona e in una intercettazione rimarca ai funzionari prefettizi la necessità di ‘far quadrare i conti’. Impresa non è indagata e da tre mesi si trova a Roma con l’incarico di vice capo di gabinetto del ministero dell’interno, mentre risultano indagati la funzionaria della Prefettura Tiziana Quintario, attualmente a Bologna, e lo stesso Aversa, insieme ai capi della Edeco, Simone Borile, Sara Felpatti e Gaetano Battocchio. In una conversazione precedente, pubblicata oggi dal quotidiano, riferita ad un problema di sovraffollamento del centro di San Siro di Bagnoli dell’ottobre 2016 e alle pressioni da Roma per alleggerirlo di alcune decine di unità, Impresa avrebbe detto ad Aversa: ‘anche se dobbiamo fare schifezze Pasquà… eh eh… no… schifezze… noi ci dobbiamo salvare Pasquà… perchè, ti ripeto, non possiamo farci cadere una croce che…’.

‘Il governo di centrosinistra negava l’emergenza sbarchi, ma poi scaricava il problema sui prefetti e li costringeva a spostare i clandestini da un Comune all’altro – come nel gioco delle tre carte – per non irritare sindaci del Pd, ministri in visita o presidenti Anci del Pd. È il quadro vergognoso che emerge dall’inchiesta di Padova. Io, invece, voglio bloccare gli sbarchi e mi prendo tutte le responsabilità delle mie scelte. Se qualche funzionario ha sbagliato è giusto che paghi. Ma chi sono i mandanti politici di tutto questo?’, ha detto il ministro degli Interni, Matteo Salvini.

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