Non si è certo dimenticato il ‘caso-Claviere‘ con la gendarmerie francese che scarica migranti in suolo italiano e se ne va. Soprattutto perché i casi si moltiplicano, a dispetto delle pallide scuse del presidente Macron, che il vicepremier e ministro dell’Interno Salvini tra l’altro non aveva accettato.
Un nuovo video, girato proprio questa mattina, mostra ancora un’auto della Gendarmerie francese ‘scaricare’ tre migranti sempre a Claviere. Il video, girato da un cittadino del posto e inviato a Salvini, è stato diffuso stasera proprio dal vicepremier leghista, che l’ha ‘postato’ sulla propria pagina Facebook con un montaggio in cui chiede a Macron di dare spiegazioni.
Nelle immagini si vede arrivare una macchina, da cui scendono un poliziotto e tre persone di colore che portano degli zaini. Ai tre il gendarme francese indica la strada su cui incamminarsi, e quindi riprende il suo posto al lato passeggeri della vettura che a quel punto si allontana.
A corredo delle immagini, Salvini scrive: “Inviato da un cittadino di Claviere che l’ha girato questa mattina. Anche questa auto della polizia francese aveva sbagliato strada??? Macron, rispondi!”.
E successivamente, in una dichiarazione, il vicepremier e ministro dell’Interno dice: “La Francia ha ammesso che venerdì scorso ha trasportato, ‘per errore’, un paio di immigrati in territorio italiano. A Parigi si sono perfino risentiti, perché non ho accettato le scuse e ho chiesto mi venissero fornite le generalità degli stranieri abbandonati nei boschi. I francesi non hanno risposto. In compenso, questa mattina alle 9,30, un cittadino di Claviere ha filmato la polizia di Macron che entra in Italia e lascia per strada un gruppo di persone. Chi sono? Da dove vengono? Perché non siamo stati avvertiti? Senza spiegazioni rapide, complete e convincenti ci troveremmo di fronte a una provocazione e a un atto ostile! E’ un episodio che può danneggiare gravemente i rapporti Italia-Francia, e non per nostra scelta. Ci riflettano anche gli amici del Movimento 5 Stelle: chi vuole mettere in difficoltà il Paese non è tra di noi, ma è fuori…”.