Migranti all'interno dell'hotspot di Pozzallo (Ragusa), il 1 giugno 2016. ANSA/ MATTEO GUIDELLI

Migranti: Governo impugnerà ordinanza Musumeci

Se da 48 ore per il mare grosso non si registrano sbarchi di migranti in Sicilia, il clima istituzionale tra Roma e Regione diventa incandescente. Il Governo impugnerà la discussa ordinanza del presidente Musumeci, il quale rilancia, intima ai prefetti di darle esecuzione. Si alza anche lo scontro politico, con la Lega che soffia sul fuoco schierandosi in massa col governatore siciliano, e Italia Viva, col capogruppo al Senato Davide Faraone, che presenta un esposto alla Procura di Agrigento contro Nello Musumeci e Matteo Salvini, che però rilancia: “Conte, Zingaretti, Faraone, Renzi sono dei poveretti. Denunceremo loro per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

A scatenare il putiferio è, appunto, l’ordinanza del 22 agosto con la quale il presidente della Regione siciliana ha disposto la chiusura di tutti gli hotspot e i centri di accoglienza che non hanno i requisiti igienico-sanitari per potere rispettare le norme anti Covid. Solo a Lampedusa ci sono oltre mille migranti nel centro. L’ultimatum inserito nel provvedimento per lo sgombero delle strutture è scaduto a mezzanotte e il presidente della Regione ha deciso di portare la questione in Tribunale. “Il governo centrale non ha ritenuto di dover dare disposizioni alle forze dell’ordine e alle Prefetture per poter sgombrare i centri d’accoglienza in Sicilia, ma al tempo stesso entro le 48 ore non ha provveduto a impugnare l’ordinanza, una palese omissione”, dice Musumeci. “Io – aggiunge – sono l’autorità sanitaria in Sicilia e sono soggetto attuatore dell’emergenza Covid. Ho il dovere di prendere atto che i luoghi dello Stato in cui il governo centrale ammassa centinaia di esseri umani sono al di fuori di ogni norma anti Covid. Ci rivolgeremo alla magistratura”.

In serata Musumeci ha inviato una nota di diffida alle Prefetture perchè diano esecuzione all’ordinanza: nel documento il governatore richiede, tra le altre misure, di illustrare il crono-programma del progressivo svuotamento degli hotspot per le gravi ragioni di promiscuità e assembramento in cui sono costretti gli ospiti. Una presa di posizione, quella del presidente siciliano, alla quale il Governo replica facendo sapere che è imminente il ricorso contro il provvedimento regionale: già oggi, secondo quanto si apprende, l’Esecutivo dovrebbe impugnare l’ordinanza basandosi essenzialmente sul fatto, come aveva sottolineato nei giorni scorsi Il Viminale, che la competenza in materia di migranti è dello Stato. Tornando all’esposto del senatore Faraone, i reati ipotizzati contro Salvini e Musumeci sono procurato allarme, abuso d’ufficio e diffamazione.

Sono complessivamente 17.504 i migranti sbarcati in Italia dal primo gennaio al 25 agosto 2020. Le cifre, comparate con quelle riferite allo stesso periodo del 2019, sono aumentate di 12.678 unità. Nello specifico, ad agosto sono sbarcati finora in 3.487. Numeri che hanno spinto Salvini a parlare di “invasione continua”.

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