Emergenza migranti, Musumeci dispone la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza in Sicilia. Il governo impugna l’ordinanza.
Il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci interviene a gamba tesa sull’emergenza migranti annunciando la chiusura di tutti gli hotspot e di tutti i centri di accoglienza sul territorio regionale. E ovviamente senza risparmiare un attacco al governo. L’ordinanza per la chiusura degli hotspot della Sicilia.
Fonti del Viminale: Nessun valore, non ha competenze sul tema Nella mattinata del 23 agosto Musumeci aveva dato seguito alle parole firmando l’ordinanza che dispone la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza. “Entro le 24 di domani tutti i migranti presenti negli hot-spot e in ogni centro di accoglienza della Sicilia dovranno essere improrogabilmente trasferiti in strutture fuori dall’isola“, recita l’ordinanza.
L’ordinanza in questione avrebbe validità fino al prossimo 10 settembre e dispone il divieto di ingresso, transito e sosta per tutti i migranti che raggiungono l’isola. Fonti del Viminale consultate da la Repubblica fanno sapere che l’ordinanza non avrebbe alcuna validità in quanto il Presidente della Regione non avrebbe competenza sulla gestione dei migranti. O meglio, la competenza della questione sarebbe statale e non regionale.
Emergenza migranti, Musumeci chiude gli hotspot della Sicilia Dopo settimane complicate e alla luce dei nuovi sbarchi sul territorio siciliano, Nello Musumeci ha annunciato un’ordinanza per la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza della Sicilia. Il presidente della Regione ha richiesto l’attivazione di un ponte aereo per liberare la Sicilia dalle”vergognose strutture“. “La Sicilia non può continuare a subire questa invasione di migranti. Tra poche ore sarà sul mio tavolo l’ordinanza con cui dispongo lo sgombero di tutti gli hotspot e dei Centri di accoglienza esistenti. Si attivi un ponte-aereo immediatamente e si liberi la Sicilia da queste vergognose strutture, iniziando da Lampedusa”.
Stando a quanto riferito da La Repubblica, il governo ha deciso di impugnare l’ordinanza di Musumeci ribadendo come la gestione del fenomeno migratorio sia di rilevanza nazionale e non regionale. “ll governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi. La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo”, ha fatto sapere Musumeci.
Fonti governative, secondo le quali il ricorso è già stato notificato alla controparte, e ne è in corso il deposito presso il Tar della Sicilia.
Alla base dell’impugnazione la considerazione che la gestione del fenomeno migratorio è competenza dello Stato, non delle Regioni. “Quella firmata dal governatore Nello Musumeci – ha detto in mattinata il ministro per il Sud Provenzano – è un’ordinanza priva di ogni fondamento giuridico perché interviene su una materia sulla quale la Regione o il presidente della Regione non ha alcuna competenza. E visto che è una persona che conosce le leggi e di esperienza temo che sia soltanto il manifesto di propaganda e polemica politica. Non vorrei che si utilizzassero i problemi della Sicilia per fornire argomenti alla campagna elettorale di Salvini nelle altre regioni. Tutto questo non sarebbe accettabile”.
Intanto è in corso di predisposizione un nuovo bando per reperire altre navi-quarantena per ospitare i migranti che sbarcano in Italia, alleggerendo le strutture a terra. Lo si apprende da fonti del Viminale. Tra oggi e domani, si apprende inoltre, saranno circa 850 i migranti che saranno trasferiti da Lampedusa sulle navi quarantena Azzurra e Aurelia. Complessivamente, nel corso dell’estate, i migranti trasferiti dalla Sicilia in altre regioni sono stati oltre 4.000.