Migranti, incendio San Ferdinando: prefetto convoca comitato sicurezza

Nella notte tra il 15 e il 16 febbraio, verso mezzanotte circa, un nuovo incendio ha interessato l’insediamento dei migranti, la cosiddetta baraccopoli, ricadente nella zona industriale di San Ferdinando. Il prefetto Michele di Bari ha immediatamente convocato per le 6 di questa mattina una riunione di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presso la sede del Comune di San Ferdinando, con il questore Raffaele Grassi, il comandante provinciale della guardia di finanza, Flavio Urbani, il vice comandante dell’Arma dei carabinieri, Stefano Romano, il sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi, il rappresentante di vigili del fuoco, Carmelo Triolo.

Nel corso dell’incontro, si legge in una nota della prefettura, “sono stati affrontati i vari aspetti volti a consentire il superamento di questa situazione di precarietà e di pericolo per l’incolumità delle persone e sono state disposte le necessarie attività per la sistemazione alloggiativa dei migranti”. A tale riguardo, il prefetto ha richiamato l’importanza di “attuare politiche attive di integrazione ed inclusione nel tessuto socio economico della Piana di Gioia Tauro attraverso forme di accoglienza diffusa, anche ai sensi dell’art. 40 del Testo unico sull’immigrazione”, così come convenuto nelle riunioni che si sono susseguite in Prefettura. In quelle occasioni, anche la Regione Calabria ha manifestato la disponibilità a contribuire alla soluzione del problema con strumenti che incentivino le locazioni, come la creazione di un apposito Fondo di garanzia per i proprietari che concedono un immobile in locazione, nonché l’investimento di risorse finanziarie per l’eventuale ristrutturazione di beni confiscati o del patrimonio pubblico. “Nelle more dell’attuazione di quanto disposto nei predetti incontri in Prefettura, nei quali si è delineata una strategia per realizzare l’accoglienza diffusa in tutto il territorio della Piana, è stato approntato un piano per trasferire, nel breve periodo e previe le necessarie verifiche di legge, i migranti”, conclude la prefettura.

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