A moment of the Italian Police controls on the "Iuventa", a ship of the German Ngo Jugend Rettet, one of the organizations that did not sign the Italian government Code of Conduct for migrant rescue, Thursday, at the port of Lampedusa, in Sicily, South Italy. Dozens of policemen and men of the special departments of the Italian Navy and the Harbor Office are at work. On the order of the prosecutor of Trapani, who started an investigation, police will examine the pc and all the tools of the ship to know the movements made during the rescue of migrants. Policemen also went on board a molecular dog. Agrigento, 3 August, 2017. ANSA/ ELIO DESIDERIO

Migranti: Iuventa condotta al porto di Trapani. Legali: ‘Ricorso contro sequestro’

Sarà condotta stamani dalla Gdf nel porto di Trapani la nave Iuventa, sequestrata insieme a tutti i pc alla ong tedesca Jugend Rettet che ora annuncia ricorso. I magistrati procedono a carico di ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per i pm, che hanno cominciato a indagare su input di due operatori di ‘Save The Children’, almeno in tre occasioni l’ equipaggio della Iuventa si sarebbe spinto a ridosso delle coste libiche per prendere a bordo profughi che non versavano in situazioni di pericolo. L’inchiesta tratteggia un accordo tra Iuventa, diventata una sorta di taxi per i profughi, e scafisti a cui venivano persino restituite le imbarcazioni. Una condotta irregolare, punita dal codice penale, che, però, hanno precisato i magistrati, non aveva scopi di lucro, ma era dettata da motivi umanitari.

L’ong Jugend Rettet su Twitter scrive: ‘Per noi il salvataggio di vite umane è e sarà la priorità e ci dispiace non poter operare nella zona di ricerca e salvataggio in questo momento. Non vogliamo fare alcuna ipotesi, per questo stiamo raccogliendo informazioni a tutti i livelli e solo dopo potremmo valutare le accuse. Speriamo di incontrare le autorità italiane prestissimo’. La strategia difensiva verrà messa a punto nei prossimi giorni quando i vertici della ong verranno in Italia ad incontrare il penalista, esperto di diritto dell’immigrazione.

Resta,  infatti,   a Trapani l’indagine della procura su presunti contatti tra scafisti libici e l’equipaggio della nave Iuventa di una Ong tedesca, sequestrata ieri a Lampedusa dalle autorità. I magistrati procedono a carico di ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per i pm, che hanno cominciato a indagare su input di due operatori di Save The Children, almeno in tre occasioni l’ equipaggio della Iuventa si sarebbe spinto a ridosso delle coste libiche per prendere a bordo profughi che non versavano in situazioni di pericolo. L’inchiesta tratteggia un accordo tra Iuventa, diventata una sorta di taxi per i profughi, e scafisti a cui venivano persino restituite le imbarcazioni. Una condotta irregolare, punita dal codice penale, che, però, hanno precisato i magistrati, non aveva scopi di lucro, ma era dettata da motivi umanitari.

 Intanto l’Ue si schiera con le autorità italiane: ‘Sappiamo dell’incidente ma non abbiamo dettagli se sia il risultato del Codice di condotta per le ong o altro. Abbiamo fiducia nelle autorità italiane che stanno gestendo’, dice il portavoce della Commissione europea Mina Andreeva sul sequestro della nave.

Gli investigatori hanno preso alcuni computer che si trovavano a bordo della nave Iuventa, sequestrata ieri su disposizione della procura di Trapani mentre si trovava a Lampedusa. Sui pc la polizia farà degli accertamenti tecnici. Verranno esaminati dagli inquirenti anche tutti gli strumenti di bordo che “raccontano” i movimenti dell’imbarcazione impegnata nel soccorso dei migranti.

‘Sulle Ong serve una Legge, non un futile codice di condotta. Noi ne abbiamo depositata una mesi fa, e prevede proprio la presenza di polizia giudiziaria a bordo delle navi Ong. Il Pd ha i numeri per farla votare subito. Se serve, riapriamo il Parlamento ad agosto e approviamola’. chiede, in un video su Facebook, il vicepresidente della Camera M5S Luigi Di Maio. Se il Pd vuole presentare un’altra legge uguale alla nostra, come ha fatto con i vitalizi, faccia pure, spiega Di Maio che sottolinea: sulle Ong avevamo ragione.

 

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