Sarà condotta stamani dalla Gdf nel porto di Trapani la nave Iuventa, sequestrata insieme a tutti i pc alla ong tedesca Jugend Rettet che ora annuncia ricorso. I magistrati procedono a carico di ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per i pm, che hanno cominciato a indagare su input di due operatori di ‘Save The Children’, almeno in tre occasioni l’ equipaggio della Iuventa si sarebbe spinto a ridosso delle coste libiche per prendere a bordo profughi che non versavano in situazioni di pericolo. L’inchiesta tratteggia un accordo tra Iuventa, diventata una sorta di taxi per i profughi, e scafisti a cui venivano persino restituite le imbarcazioni. Una condotta irregolare, punita dal codice penale, che, però, hanno precisato i magistrati, non aveva scopi di lucro, ma era dettata da motivi umanitari.
L’ong Jugend Rettet su Twitter scrive: ‘Per noi il salvataggio di vite umane è e sarà la priorità e ci dispiace non poter operare nella zona di ricerca e salvataggio in questo momento. Non vogliamo fare alcuna ipotesi, per questo stiamo raccogliendo informazioni a tutti i livelli e solo dopo potremmo valutare le accuse. Speriamo di incontrare le autorità italiane prestissimo’. La strategia difensiva verrà messa a punto nei prossimi giorni quando i vertici della ong verranno in Italia ad incontrare il penalista, esperto di diritto dell’immigrazione.
Resta, infatti, a Trapani l’indagine della procura su presunti contatti tra scafisti libici e l’equipaggio della nave Iuventa di una Ong tedesca, sequestrata ieri a Lampedusa dalle autorità. I magistrati procedono a carico di ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per i pm, che hanno cominciato a indagare su input di due operatori di Save The Children, almeno in tre occasioni l’ equipaggio della Iuventa si sarebbe spinto a ridosso delle coste libiche per prendere a bordo profughi che non versavano in situazioni di pericolo. L’inchiesta tratteggia un accordo tra Iuventa, diventata una sorta di taxi per i profughi, e scafisti a cui venivano persino restituite le imbarcazioni. Una condotta irregolare, punita dal codice penale, che, però, hanno precisato i magistrati, non aveva scopi di lucro, ma era dettata da motivi umanitari.
Intanto l’Ue si schiera con le autorità italiane: ‘Sappiamo dell’incidente ma non abbiamo dettagli se sia il risultato del Codice di condotta per le ong o altro. Abbiamo fiducia nelle autorità italiane che stanno gestendo’, dice il portavoce della Commissione europea Mina Andreeva sul sequestro della nave.
Gli investigatori hanno preso alcuni computer che si trovavano a bordo della nave Iuventa, sequestrata ieri su disposizione della procura di Trapani mentre si trovava a Lampedusa. Sui pc la polizia farà degli accertamenti tecnici. Verranno esaminati dagli inquirenti anche tutti gli strumenti di bordo che “raccontano” i movimenti dell’imbarcazione impegnata nel soccorso dei migranti.
‘Sulle Ong serve una Legge, non un futile codice di condotta. Noi ne abbiamo depositata una mesi fa, e prevede proprio la presenza di polizia giudiziaria a bordo delle navi Ong. Il Pd ha i numeri per farla votare subito. Se serve, riapriamo il Parlamento ad agosto e approviamola’. chiede, in un video su Facebook, il vicepresidente della Camera M5S Luigi Di Maio. Se il Pd vuole presentare un’altra legge uguale alla nostra, come ha fatto con i vitalizi, faccia pure, spiega Di Maio che sottolinea: sulle Ong avevamo ragione.