“Tutti i migranti arrivati dall’inizio dell’emergenza sono stati sottoposti a screening sanitario e alla prevista quarantena. Lo stesso vale, una volta rintracciati, per quelli che eventualmente arrivano autonomamente”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, rispondendo in question time al Senato ad una interrogazione della Lega sulle conseguenze di ordine pubblico del mancato rispetto dell’ordine di chiusura dei porti. “Sin qui uno solo e’ risultato positivo tra i 67 sbarcati a Lampedusa – ha ricordato Lamorgese – un ragazzo egiziano che si trova tuttora in isolamento, e’ in buone condizioni e non e’ stato necessario procedere al ricovero”.
Il decreto interministeriale del 7 aprile, ha ricordato il ministro, stabilisce che i porti italiani non possono essere classificati come ‘porto sicuro’ in relazione all’attuale emergenza sanitaria. “Da quel giorno – ha precisato Lamorgese – non e’ stata data alcuna autorizzazione all’ingresso in porto per le navi che hanno soccorso migranti. Le navi delle due Ong, Alan Kurdi e Aita Mari, sono state collocate in rada a seguito dell’intervento della Croce rossa che, in qualita’ di soggetto attuatore nominato con decreto del capo della protezione civile, ha trasbordato tutti i migranti soccorsi sulla nave Rubattino per il previsto periodo di quarantena”.