66 immigrati clandestini di nazionalità afgana,sono sbarcati questo pomeriggio al porto di S Maria di Leuca,etremo lembo del Salento,scortati dalle motovedette della capitaneria e della guardia di finanza. ANSA/CLAUDIO LONGO

Migranti, linea del governo condivisa dalle opposizioni. Studiate le espulsioni flash per gli immigrati pericolosi

Oltre la metà degli italiani approva la linea del governo sull’immigrazione. E, sorpresa, anche tra gli elettori di Pd, M5S e Terzo Polo le misure dell’esecutivo sono apprezzate. Il sondaggio realizzato da AnalisiPolitica per Libero è una doccia fredda per le opposizioni. Il loro elettorato non li segue nelle barricate contro le politiche migratorie dell’esecutivo e viene smentita la vulgata della sinistra. Il Paese reale, gli elettori trasversali a tutti i partiti, hanno ben capito la situazione: gli accordi con la Tunisia e, in generale, le intese con i  governi degli Stati da cui partono le navi cariche di migranti, costituiscono un’azione fondamentale. Insieme agli accordi con l’Unione Europa. Il memorandum d’intesa tra Tunisia e Bruxelles è frutto di un lavoro capillare del governo  Meloni. Il premier più volte è andata a Tunisi con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. La quale ha siglato l’accordo col premier tunisino Kaïs Saïed.

Dunque i numeri: il 52% degli intervistati ha accolto con favore quest’operazione. Di questi, il 20% è “molto d’accordo” e il 32 “abbastanza”. E a sorprendere del sondaggio di  Arnaldo Ferrari Nasi – leggiamo su Libero–  “è che anche una parte consistente dell’elettorato di centrosinistra considera positiva l’iniziativa del governo di centrodestra. Dalla rilevazione emerge poi che per il 58% degli italiani il governo «dovrebbe comportarsi in modo più severo nei confronti dell’immigrazione». “Molto” più severa per il 22% e “abbastanza” per il 36″. L’autore del sondaggio spiega che siamo in presenza di un riconoscimento generale:  l’emergenza immigrazione si affronta come stanno facendo Giorgia Meloni e il suo governo. Un’azion composita, su più fronti.

“Viene riconosciuto alla premier che sta facendo un lavoro di cesello- illustra i dati Ferrari Nasi; che sta coinvolgendo i diversi attori e protagonisti: i Paesi di primo approdo, di partenza, l’Europa”. A colpire non è tanto il placet degli elettori di centrodestra  che superano abbondantemente i 4/5. Ma è interessante vedere come 2 elettori su 5 del Movimento Cinque Stelle (39%) e del Pd (38%) stiano sulla linea del governo. E non sono da trascurare neanche il 31% del Terzo Polo e il 27% dell’Alleanza Sinistra Italiana -Verdi: più di un quarto”.

Il governo ha  allo studio un “intervento ordinamentale” per introdurre una “stretta sulle espulsioni dei migranti irregolari, in particolare i soggetti problematici e pericolosi con alle spalle comportamenti violenti”. È quanto emerso da un vertice tra il premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al termine del consiglio dei ministri, secondo quanto riferito da fonti di Palazzo Chigi.

“A Rovereto”, raccontano le stesse fonti, “un migrante che aveva dimostrato la sua pericolosità poteva girare tranquillamente in attesa dei provvedimenti delle autorità”. “L’obiettivo del governo”, viene assicurato, “è accorciare e semplificare questi passaggi, accelerando l’espulsione di chi dà segnali di pericolosità sociale”. Tra le misure del pacchetto sicurezza cui sta lavorando il governo per settembre “un rafforzamento di dotazioni e organici delle forze di polizia, una migliore qualificazione della polizia locale, interventi di prevenzione e contrasto alla violenza giovanile e per innalzare i livelli di sicurezza delle città”.

Una sollecitazione a cambiare le norme arriva anche dal luogo dell’ultima tragedia. “I fatti avvenuti a Rovereto sono gravissimi e stanno facendo soffrire la comunità trentina. Per questo serve la massima chiarezza sull’accaduto ma al tempo stesso uno scatto in avanti sull’ormai improrogabile revisione delle regole”. Lo dice il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

“Ho chiesto a tutte le stazioni di carabinieri e di polizia di redigere un elenco di soggetti che hanno commesso reati o che tengono condotte che possono denotare una tenuta sociale per capire quante persone possono compiere atti violenti da un momento all’altro”. Lo ha detto la pm di Rovereto, Viviana Del Tedesco, intervistata dal Tgr Rai di Trento sull’uccisione della 61enne Iris Setti, avvenuta la sera del 5 agosto. In merito alle misure cautelari applicate all’aggressore della donna, la pm ha rilevato come sia per quanto riguarda gli arresti domiciliari, sia l’obbligo di firma “in atto da sette, otto mesi non aveva mai dato nessun tipo di problema, solo nei giorni scorsi non aveva ottemperato ad un obbligo di firma, che le forze dell’ordine avevano segnalato immediatamente, ed era in atto un approfondimento su questo episodio”. “Niente di più si poteva fare. Questo soggetto non poteva essere espulso per le misure cautelari in atto. La presenza di soggetti con queste problematiche è sempre più massiccia, non esistono strutture di accoglienza che possono garantire la sicurezza e se vi sono non c’è una legge che obbliga queste persone a curarsi. Il Tso è applicabile solo in determinate situazioni”.

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