“Non possiamo che prendere atto, con rammarico, di come ancora una volta avevamo visto giusto sulla questione del business dei migranti. Plaudiamo a l’enorme sforzo compiuto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine nell’operazione che ha colpito il clan Arena e ha scoperchiato gli interessi mafiosi sul Cara di Isola Capo Rizzuto in Calabria. Una penetrazione così profonda di interessi economici a discapito dei migranti che ha portato al fermo anche del parroco e del capo della Misericordia che gestisce il centro”. Così i membri M5S della commissione d’inchiesta sui centri di accoglienza per i migranti Cie-Cara sottolineano.
“E’ una vicenda squallida che, dimostra pienamente quanto denunciamo da anni: altro che solidarietà verso i migranti, sono solo una fonte inesauribile di denaro su cui mettere le mani. Come abbiamo già denunciato più volte per il Cara Mineo, qui anche la politica ha i suoi interessi, i suoi bacini elettorali. Non possiamo che chiedere ancora una volta la chiusura di questi centri, tanto il Cara Mineo quanto il Cara di Isola Capo Rizzuto, ed è ora che si agisca con fermezza, impedendo l’arricchimento di mafiosi e loschi personaggi che dietro la facciata dell’accoglienza, intascano soldi dei cittadini”, concludono i Cinquestelle.