La Grecia rischia di sprofondare ancora di più nel caos a causa dei migranti rimasti ‘imprigionati’ all’interno dei suoi confini. Un’eventualità che l’Europa non può permettersi, soprattutto dopo aver fatto tanto per tenere gli ellenici nell’euro, ha detto la Cancelliera Angela Merkel. Tra i 50.000 e i 70.000 profughi, infatti, rischiano di rimanere bloccati nel Paese dopo che l’Austria e i Paesi balcanici hanno deciso di mettere una stretta agli ingressi. Ma il malcontento è crescente, tanto da portare diversi migranti a sfondare la barriera che separa Grecia e Macedonia.
Merkel ha quindi lanciato un messaggio per serrare le fila dell’Ue con un appello all’unità per la ricerca di una soluzione comune. Quella che l’Europa sta attraversando è una fase importante nella sua storia, ha detto la cancelliera in un’intervista all’emittente Ard, aggiungendo che la Grecia non può essere lasciata scivolare “nel caos” dopo gli sforzi comuni per mantenerla all’interno dell’eurozona.
Merkel ha spiegato di essere in stretto contatto con Tsipras, ma che le condizioni sono molto difficili. “Se uno definisce la sua frontiera e l’altro soffre, questa non è la mia Europa”, ha detto criticando la decisione austriaca di introdurre un tetto limite all’ingresso di profughi nel paese. La cancelliera Merkel si è comunque detta ottimista sul successo del percorso europeo, anche se molto dipende dalla Turchia. Il 7 marzo infatti l’Unione Europa e i turchi si incontreranno per discutere sull’immigrazione, nella speranza che Ankara faccia passi concreti per fermare i flussi migratori.
Anche ieri il Papa ha lanciato un appello per una “una risposta corale” dell’Europa affinché vengano distribuiti equamente i pesi nell’accogliere i profughi accampati in condizioni disastrose in Grecia. Durante l’Angelus Francesco ha chiesto aiuto per “la Grecia e gli altri Paesi che sono in prima linea stanno prestando ad essi un generoso soccorso” e che bisogna puntare con decisione e senza riserve sui negoziati.
Intanto gruppi di migranti sono riusciti a entrare in Macedonia, sfondando la barriera sul confine con la Grecia. Pronta è stata la reazione della polizia macedone che ha sparato gas lacrimogeni per bloccare ‘l’invasione’ dei profughi. La situazione è drammatica e se non l’Europa non darà una risposta veloce e compatta, la situazione è destinata a peggiorare.
Alessandro Moschini