Naufragio di migranti davanti a Lampedusa. Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre un barchino con a bordo una cinquantina di persone si è ribaltato a largo dell’isola siciliana. Al momento sono 22 le persone salvate dalle motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera che hanno portato a riva anche i corpi di due donne. Ma il bilancio rischia di aggravarsi ancora di più.
Naufragio a largo di Lampedusa, si teme strage Il naufragio è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. Il barchino, secondo le prime informazioni, era diretto a Lampedusa ma a poche miglia dall’isola siciliana si è capovolto con le 50 persone a bordo finite in mare. Fino a questo momento solo 22 profughi sono stati portati in salvo ed è una corsa contro il tempo per individuare i dispersi. Si parla anche di 8 bambini sull’imbarcazione. Il bilancio dovrebbe essere al momento di quattro vittime. Due corpi sono stati recuperati mentre altri due individuati e presto dovrebbero essere portati a riva. Guardia Costiera e Guardia di Finanza impegnati per salvare la vita ai dispersi in questa lotta contro il tempo.
Sono in corso anche per individuare i motivi di questo naufragio. Secondo le prime informazioni, il barchino di legno (molto probabilmente partito dalla Tunisia) si è ribaltato per le condizioni del mare non favorevoli alla navigazione. L’Italia, infatti, sta facendo i conti con il maltempo e proprio questo ha reso molto difficile il percorso dell’imbarcazione che aveva a bordo 50 migranti. Al vaglio degli inquirenti il racconto dei sopravvissuti per capire se erano presenti anche gli scafisti. Un nuovo naufragio con il Mediterraneo che piange la morte di altre persone.