Alcuni dei migranti soccorsi al largo di Capo Spartivento e sbarcati nel porto di Reggio Calabria.

Migranti: no profughi su campo da calcio per motivi di igiene

Basta calcio per i migranti della base di Conetta nel veneziano. Su richiesta dei genitori di ragazzi che frequentano l’impianto sportivo di Pegolotte (Venezia) la società sportiva ha deciso di non concedere più il campo ai migranti in attesa di essere sottoposti e esami e vaccinazioni. Padri e madri dei ragazzi del luogo avevano minacciato di ritirare i loro figli se i migranti avessero utilizzato ancora gli spogliatoi del campo da calcio. “Una questione di igiene e sanità pubblica” avevano spiegato. Le decisioni erano state prese qualche giorno dopo la presenza di un caso di sospetta meningite su 19enne bengalese.

Così, come indica la Nuova di Venezia, due profughi tesserati con il Pegolotte non possono entrare in campo e un’altra intera squadra formata da migranti di Cona, partecipante ad un campionato amatoriale non potranno più giocare sul campo di casa. Sul fronte della sicurezza oggi da Cona partiranno altri 30 profughi: dopo il trasferimento a Bologna di un centinaio di loro in seguito agli incidenti all’interno del campo, una trentina di migranti sta lasciando il campo di Conetta mentre il prefetto, secondo il responsabile tecnico della base Simone Borile, starebbe cercando di bloccare l’arrivo da Catania di altri 50 migranti.

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