Bernard Cazeneuve, Theresa May, Tohmas de Maizière, rispettivamente i ministri dell’interno di Francia, Gran Bretagna e Germania, auspicano una riunione urgente dell’Ue, “entro due settimane”, sull’immigrazione. Lo si legge in una dichiarazione comune pubblicata sul sito del ministero dell’interno francese. Nella dichiarazione, i tre ministri sottolineano la necessità di “misure immediate”, e premono ancora una volta per l’allestimento di cosiddetti ‘hot spot’ in Grecia e in Italia per registrare i migranti e identificare i richiedenti asilo. I tre governi chiedono inoltre che venga stilata una lista dei “paesi d’origine sicuri” per completare il regime di asilo comune, proteggere i rifugiati e garantire il ritorno effettivo degli immigrati illegali nei paesi di provenienza. Per queste ragioni i tre ministri chiedono alla presidenza di turno lussemburghese dell’Ue di convocare un primo Consiglio Interni e Giustizia (Jai) entro due settimane “per preparare efficacemente le decisioni” della riunione dell’8 ottobre, e “avanzare concretamente sui differenti punti”.
Intanto è arrivato oggi anche un nuovo appello del Papa, a fermare queste stragi di migranti, definite “crimini che offendono l’intera famiglia umana”. Francesco ha pregato in particolare per le 71 vittime trovate in un camion sull’autostrada in Austria. “Purtroppo anche nei giorni scorsi – ha detto il Pontefice dopo la recita della preghiera mariana – numerosi migranti hanno perso la vita nei loro terribili viaggi”. “In particolare, mi unisco al cardinale Schoenborn – che oggi è qui presente – e a tutta la Chiesa in Austria nella preghiera per le settantuno vittime, tra cui quattro bambini, trovate in un camion”.
Riprova
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