Tornano in mare le Ong e il mondo della politica si divide. La nave Mare Jonio della Mediterranea ha ripreso il largo facendo rotta verso le coste della Libia. La notizia non ha fatto piacere a Matteo Salvini, ma ha fatto sorridere il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha voluto festeggiare l’evento con un messaggio di auguri per la missione dell’imbarcazione, chiamata, secondo il numero uno palermitano, a contrastare la deriva razzista e xenofoba che interessa l’Italia e l’Europa.
Dopo aver rinviato la partenza a causa delle avverse condizioni meteo, la nave Mare Jonio della Mediterranea ha levato l’ancora per fare rotta verso le coste libiche per riprendere le operazioni di ricerca e soccorso dei migranti.
La partenza della nave Mare Jonio è stata salutata con entusiasmo dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha sottolineato come la città di Palermo sia in prima fila nella difesa dei principi della Costituzione. “La nave Mare Jonio torna a solcare le acque del Mediterraneo centrale – dice il sindaco della città siciliana – A bordo come sempre la bandiera di Palermo sventola accanto al tricolore, per ricordare che la nostra città è in prima fila per difendere ed applicare i valori della Costituzione e per difendere il bene supremo della vita umana. Buon vento!”.
Luigi Carollo, Mariangela Di Gangi e Antonella Leto, i tre portavoce di Sinistra Comune, hanno condiviso un lungo messaggio in cui hanno voluto augurare all’equipaggio dell’Ong un buon lavoro di disobbedienza morale e obbedienza civile: “La nave Mare Jonio sta per salpare. Sinistra Comune augura ‘buon vento’ e ribadisce pieno sostegno e condivisione della mission e del progetto. È importante essere presenti e testimoni di ciò che accade nel Mar Mediterraneo per porre un argine alla deriva xenofoba e razzista che non riguarda solo il nostro Paese ma l’intera Europa, che sembra aver rinunciato alle politiche di salvataggio e di accoglienza. Tutta l’Unione Europea, in questi anni, sta trasformando col suo silenzio il Mediterraneo da ponte tra mondi a confine di una fortezza. Auguriamo quindi buon viaggio ai compagni e alle compagne di Mediterranea Saving Humans, impegnati in una azione ‘non governativa, di disobbedienza morale e obbedienza civile affinchè il mare non sia più luogo di morte. Noi tutte e tutti in mare e a terra abbiamo il compito di combattere contro la barbarie e l’odio dilaganti, dentro le istituzioni e attraverso pratiche solidali, impegnandoci affinchè si ponga fine alle morti in mare e ad una politica miope e crudele che considera i lager libici un ‘porto sicuro”.