Ad una settimana dalla fine della campagna elettorale per le Europee che segnerà il futuro del governo è scontro aperto, senza esclusione di colpi, tra Lega e M5S. E nel tritacarne delle accuse reciproche finisce anche il presidente del consiglio, Giuseppe Conte.
Dopo gli attacchi per la vicenda dell’inchiesta Legnano e la richiesta alla Lega di cacciare i corrotti, Matteo Salvini fa un appello al M5s. “Lasciate lavorare la Lega e smettetela con tutti questi no”. E i no sarebbero quelli pentastellati alle proposte leghiste. La replica dei 5Stelle arriva a stretto giro. “Salvini mente sulla storia dei ‘no’ dei Cinque Stelle. Il 90% dei provvedimenti di questo governo sono a firma del Movimento mentre tutti sanno che Salvini passa più tempo nelle piazze ed è un desaparecido nel suo ministero. I 5 Stelle governano, Salvini comunica”. Più che dichiarazioni di due partiti che sono assieme al governo sembrano caroselli verbali di due forze politiche che tuonano contro il governo. M5S e Lega governano assieme e si fanno opposizione assieme. Fanno tutto loro, perché le vere opposizioni oltre a non avere valide proposte alternative a quelle avanzate dal governo gialloverde preferiscono far implodere i due movimenti nella speranza di raccogliere i voti dei delusi nelle prossime elezioni. Ma intanto un Paese, dilaniato a mille difficoltà, deve pur essere governato. E per continuare a tenere alta la tensione corre in soccorso di Lega e M5S il problema migranti. Ed entra in gioco anche il presidente del consiglio, Conte, sempre più spostato verso i pentastellati nonostante continui a professarsi garante del ‘contratto’ di governo.
Arriva la notizia che la nave ‘Sea Watch 3’, che il 15 maggio ha soccorso 65 migranti al largo della Libia, è diretta verso l’Italia e si trova a 15 miglia da Lampedusa. “A bordo abbiamo 65 persone, alcune disidratate, e alcuni bambini piccoli. Le condizioni meteo sono cattive”, fa sapere il comandante Arturo Centore. Che racconta. “Siamo stati allontanati da una motovedetta libica. Mi sono diretto verso nord anche perché le condizioni meteo sono cattive'” La Ong tedesca insiste per dare ‘un porto sicuro’ ai migranti, ma il ministro dell’Interno tiene duro. “Questi non sono soccorritori ma scafisti e come tali verranno trattati. Per i trafficanti di esseri umani i porti italiani sono e rimangono chiusi, vadano in Tunisia. E non c’è premier né ministro M5s che tenga”. Parole dure anche provocatorie dirette non solo all’indirizzo dell’alleato di governo ma soprattutto nei confronti del presidente del consiglio. E subito è arrivata la difesa d’ufficio dei pentastellati nei confronti del premier. E le parole non sono affatto dolci. Anzi. “L’attacco di Salvini al presidente Conte sul tema dei migranti è l’ennesimo maldestro tentativo di provare a spostare l’attenzione mediatica dalle continue notizie di rappresentanti della Lega coinvolti in casi di corruzione. Un chiaro segno di difficoltà e di debolezza. Del resto le sue ultime dichiarazioni denotano una imbarazzante schizofrenia politica: nel caso della nave Diciotti per Salvini andava benissimo la gestione collegiale da parte del Governo, ora sostiene che nessuno deve dargli ordini”. Ma Salvini tiene il punto sulla questione. “In queste ore c’è un’ennesima nave che sta cercando di raggiungere le coste italiane ma i porti sono chiusi. L’abbiamo detto a chi di dovere”, dice ai microfoni della trasmissione del Tg2 Post. E purtroppo manca ancora una settimana alla fine della campagna elettorale.