Il governo chiede 5 mila euro di “garanzia” ai migranti per evitare loro di essere trattenuti in un Centro per il rimpatrio (Cpr). La norma è inserita all’interno del decreto attuativo del ministero dell’Interno e prevede uno quota di 4.938 euro per garantire un alloggio adeguato sul territorio nazionale, una somma per il rimpatrio e mezzi di sussistenza minimi. “La destra dice di voler combattere gli scafisti – commenta Nicola Zingaretti (Pd), ex governatore del Lazio – ma si comporta come loro chiedendo soldi ai disperati che fuggono dalla miseria”.
Secondo il decreto del ministero dell’Interno pubblicato il 22 settembre, gli stranieri non Ue che arrivano in Italia e fanno richiesta di asilo dovranno inviare in un’unica soluzione mediante fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa 4.938 euro all’Italia come “garanzia”.
Nel testo si legge che la “garanzia finanziaria” permette, per un periodo massimo di trattenimento pari a 28 giorni, la disponibilità a un alloggio adeguato, la somma per il rimpatrio, mezzi di sussistenza minimi necessari a persona.
In parole semplici: per non finire in un Cpr (centri per il rimpatrio spesso sotto i riflettori per il trattamento che ricevono le persone al loro interno) lo Stato italiano chiede 5 mila euro ai richiedenti asilo.
La normativa presenta diverse problematicità. La Corte di Giustizia europea nel 2000 ha già sanzionato l’Ungheria per la stessa condotta. Inoltre le persone che richiedono asilo sono considerate in fuga da Paesi dove rischiano persecuzioni o danni gravi. La richiesta economica crea discriminazioni tra chi può e non può permetterselo e non tra chi ha più diritto di fuggire dal proprio Paese e chi no.
La proposta singolare accende il dibattito sui migranti. L’isola fungerebbe da “pit stop” per l’accoglienza e la verifica dei titoli di ingresso
A firmare il decreto sono il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, e dai colleghi di Giustizia ed Economia Carlo Nordio e Giancarlo Giorgetti. Questi spiegano che è stato varato sulla scorta delle direttive europee in materia (2013/33/Ue).
“Un governo che si comporta da scafista”, commenta il responsabile immigrazione del Pd Francesco Majorino; mentre il presidente dei senatori Pd commenta che il governo Meloni vuole trasformare l’Italia nell’Ungheria di Orban e aggiunge: “Questo governo è una vergogna”.
Nel mezzo dell’accesa discussione sull’emergenza migranti nel Mediterraneo si è inserita la senatrice Michaela Biancofiore, la quale ha lanciato un’idea sorprendente ma ponderata: la costruzione di un’isola artificiale nelle acque internazionali. Questa sorta di “pit stop” di approdo, ispirata all’Isola delle Rose, sarebbe un hub di accoglienza, verifica e identificazione per gli immigrati in transito. Un’idea che sarebbe ispirata dall’Australia e che, secondo la senatrice, potrebbe essere applicata anche nel contesto europeo.
L’obiettivo principale è determinare se gli immigrati abbiano il diritto di entrare in Europa o siano riconducibili allo status di clandestini.
Michaela Biancofiore, durante la trasmissione de La Verità ‘Dimmi la verità’, ha sottolineato che l’azione dovrebbe avvenire in stretta collaborazione con l’Unione Europea e le Nazioni Unite, garantendo un luogo neutro di cooperazione internazionale.
Michaela Biancofiore è capogruppo al Senato Civici d’Italia-Noi Moderati-Coraggio Italia-Udc-Maie. Secondo la senatrice, questo luogo servirebbe come punto di coordinamento con la Croce Rossa Internazionale e altre organizzazioni umanitarie. Un’idea non del tutto nuova, visto che come specificato dalla senatrice, è simile a quanto proposto anche dalla Grecia.
“Un luogo in cui ci si possa prendere cura di questi disperati, farli approdare senza lasciarli annegare ma, allo stesso tempo, gli si prendano le impronte per le identificazioni e per valutare il loro diritto a chiedere ed ottenere asilo” ha spiegato la senatrice.
“Chi non ha i requisiti dovrà essere rimpatriato, come sottolineato dalla presidente Von der Leyen” ha chiarito Biancofiore ” Si impedirebbe così il dramma di Lampedusa o Porto Empedocle o altri luoghi rivieraschi del nostro Paese o della Spagna, della Grecia, di Malta e così via”.
La senatrice ha elogiato inoltre gli sforzi della Premier Meloni nel fermare gli sbarchi clandestini e sottolinea l’importanza di preservare le coste italiane come i confini dell’Europa.
“Benissimo quanto sta facendo la premier Meloni per fermare gli sbarchi di clandestini e per non far diventare l’Italia il campo profughi dell’Ue. Dobbiamo imprimere una vera svolta al fenomeno migratorio impedendo che i clandestini arrivino sulle nostre coste che sono, ricordiamolo, i confini dell’Europa”.