Sui migranti bisogna agire insieme e con coraggio, dice Junker nel suo primo discorso a Strasburgo sullo ‘Stato dell’Unione’, e richiama tutti a un impegno comune rispettando le regole che spesso vengono ignorate, accogliendo quanti fuggono dalla guerra e dal terrore dello Stato islamico: ‘È arrivato il momento di passare all’azione per gestire la crisi dei rifugiati. È il tempo dell’umanità ed è il momento di una azione audace e concertata da parte Ue e tutte sue istituzioni’. La nostra Ue non versa in buone condizioni, manca l’Unione in questa Ue e manca l’Europa. Vogliamo cambiare le cose e farlo con uno sforzo congiunto. Juncker ha bocciato i muri perché sino a quando ci sarà la guerra, nessun muro, nessuna barriera fermerà questa massa di rifugiati. La Commissione Ue propone un meccanismo di redistribuzione permanente che ci permetterà di affrontare situazioni di crisi in modo più agevole in futuro: ‘Dobbiamo permettere ai richiedenti asilo di lavorare mentre la loro domande vengono trattate’. Richiesta che viene prontamente respinta da Marine Le Pen, presidente del gruppo Europa delle Nazioni e della Libertà: ‘Dire che i rifugiati possono lavorare è sputare in faccia ai disoccupati francesi ed europei. La Commissione stanzia quattro miliardi di euro per i rifugiati, quando la settimana scorsa abbiamo dato mezzo miliardo ai nostri agricoltori dicendo che sono già tanti’. Fortemente critico verso Junker anche Nigel Farage, leader dell’Ukip: ‘Juncker ha sbagliato. Il sistema di asilo Ue è già stato stabilito e quello che ha detto la Germania peggiora la situazione’ Secondo Farage il premier Orban è stato onesto nel dire che la maggior parte dei migranti sono economici e . dobbiamo fare come gli australiani. Dobbiamo capire chi è davvero profugo e chi no.
Luigi Viscardi