Fumata nera sulla Diciotti alla riunione tecnica degli sherpa, a Bruxelles. Secondo fonti diplomatiche, la richiesta dell’Italia non ha riscosso il favore dei partner. Uno dei punti contrari, è che il flusso di migranti pro-capite è molto al di sotto di quello in altri Stati membri attualmente e perciò, a loro avviso, non vi sarebbe necessità di condividere la responsabilità.
Le associazioni del Tavolo Asilo in una lettera aperta chiedono ‘con urgenza al Governo italiano di autorizzare lo sbarco delle 150 persone ancora a bordo della nave Diciotti’. Dall’Europa intanto è secca la risposta al governo italiano che con Di Maio ieri ha ipotizzato di non pagare la sua quota all’Ue se non si trova una soluzione sugli sbarchi: ‘Le minacce in Europa non portano da nessuna parte. Il modo in cui l’Europa funziona è la cooperazione e non le minacce’. E il ministro degli Esteri, Enzo Moavero al Meeting di Cl, afferma che “pagare i contributi all’Unione europea è un dovere legale. Ci confronteremo su queste e su altre questioni”.
E il senatore Faraone ha fatto sapere che a bordo della Diciotti, dove per qualche ora i migranti erano stati in sciopero della fame, la situazione è tornata alla normalità . ‘Dalle 15 riprendono le visite a bordo. È quanto mi ha riferito al telefono il contrammiraglio Martinez”.
Una denuncia nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in cui si ipotizza il reato di istigazione all’odio razziale (legge Mancino), aggravata dalla posizione di responsabile di una pubblica funzione, è stata presentata da alcuni cittadini alla Procura della Repubblica di Treviso. Per i firmatari il reato si sarebbe consumato attraverso una serie di affermazioni pubbliche rese dal ministro – tra giugno e luglio – tra le quali citano: “per gli immigrati clandestini è finita la pacchia, preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla, ma se ne devono andare”
Intanto il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ricorda che per anni l’Italia ha salvato migliaia di vite umane e gli altri Stati europei lo hanno ampiamente riconosciuto, in più occasioni. Noi chiediamo che alle belle parole seguano fatti e atti concreti, di reale solidarietà. La nave Diciotti ha salvato quasi duecento persone. Ci saremmo aspettati un’effettiva e più rapida collaborazione degli altri Stati Ue per arrivare, il prima possibile, alla soluzione migliore.
Moavero ha incontrato ieri alla Farnesina il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto e ha chiesto la disponibilità di Budapest ad accogliere una parte dei migranti salvati in mare dalla nave ‘Diciotti’, riscontrandone la contrarietà. Lo fa sapere la Farnesina. Il ministro ungherese ha sottolineato come vi fosse notevole identità di vedute tra Roma e Budapest in tema di politiche migratorie europee. Moavero, dal canto suo, ha spiegato come la visione italiana presenti punti di dissonanza da quella ungherese.
Le associazioni del Tavolo Asilo in una lettera aperta chiedono con urgenza al Governo italiano di autorizzare lo sbarco delle 150 persone ancora a bordo della nave Diciotti. I migranti soccorsi dalla nave italiana senza ulteriori indugi – scrivono le associazioni del Tavolo Asilo – devono essere messi in condizione di ricevere assistenza adeguata e di beneficiare di tutte le garanzie definite dalla nostra Costituzione, dalla normativa nazionale, comunitaria e dalle convenzioni internazionali, a prescindere dai tempi e dagli esiti della contrattazione politica tra gli Stati Europei”. Per le Associazioni le risposte dell’Unione Europea alla gestione dei flussi migratori, compresi quelli dei minorenni, nel Mediterraneo devono essere richieste nelle opportune sedi e non attraverso il trattenimento illegale di persone a bordo di una nave. Le associazioni e gli organismi che aderiscono al Tavolo sono: A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, Amnesty International Italia, ARCI, ASGI, Caritas Italiana, Casa dei Diritti Sociali, Centro Astalli, CIR, Comunità di S.Egidio, CNCA, Emergency, Médecins du Monde Missione Italia, Mediterranean Hope (FCEI), MEDU, Oxfam Italia, Save The Children, Senza Confine.