L’Europa si prepara a usare i muscoli contro i trafficanti di profughi. E’ stato infatti dato il via libera dai 28 alla ‘fase 2’ della missione navale EuNavFor Med. Il mandato prevede l’uso della forza contro gli scafisti nel Mediterraneo, con la possibilità di sequestrare e distruggere i barconi per smantellare le organizzazioni che portano i migranti fuori dalla Libia. La proposta è passata come ‘punto A’ (senza discussione’) nel Consiglio Affari Generali. A riferirlo fonti comunitarie da Bruxelles, secondo cui il via libera dovrebbe scattare a inizio ottobre, permettendo così alle navi della forza Ue di fermare, perquisire e dirottare le imbarcazioni sospettate di trasportare migranti. Gli scafisti potranno anche essere arrestati a patto che non si invadano le acque territoriali libiche.
Le fonti comunitarie hanno anche sottolineato che le norme di Schengen prevedono la possibilità di ripristinare i controlli alle frontiere interne temporaneamente e in caso di situazioni eccezionali. E’ questo il caso della Germania che domenica ha dovuto fronteggiare l’arrivo di un flusso di richiedenti asilo eccezionalmente elevato, 40mila persone in treno dall’Austria in un giorno solo. Lo stesso presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in contatto con la cancelliera Angela Merkel, ha giudicato che il ripristino fosse giustificato, hanno spiegato le fonti. Questo, spiegano fonti dell’esecutivo, non significa che Bruxelles intenda creare precedenti o incoraggiare altri Paesi a ricorrere a tale possibilita’: al contrario, la Commissione auspica che i controlli durino il minor tempo possibile e che la situazione torni al piu’ presto alla normalita’ ed e’ a tal fine che presenta ai Ventotto, che oggi si riuniscono al Consiglio Affari interni, la proposta per una gestione comune dell’emergenza con la redistribuzione dei profughi fra tutti i Paesi Ue.
Intanto il governo austriaco ha deciso di inviare l’esercito per vigilare sul confine, a supporto della polizia. Non si tratta di una operazione per bloccare l’ingresso quanto per favorire la fuoriuscita dei migranti. Come ha ribadito il cancelliere Werner Faymann, il diritto di chiedere asilo non è messo in discussione.
Alessandro Moschini