Da poco ha iniziato a giocare la partita più difficile della sua vita. Sarà una gara lunga, difficile, con tanti alti e bassi che vuole vincere. La forza, la raggia, la caparbietà ci sono tutte e tutte saranno messe in campo per festeggiare, poi, la vittoria delle vittorie: sconfiggere la leucemia. Sinisa Mihajlovic, con le lacrime agli occhi, si dice pronto alla sfida. E ci riuscirà. Il tecnico del Bologna, in una tesissima conferenza stampa, ha annunciato di avere la leucemia acuta.
L’allenatore ha dimostrato di essere molto forte. “Affronto la malattia a testa alta e sono sicuro di vincerla. Giocherò come ho sempre fatto per vincere. È stata una bella botta, ma sono pronto”. Sinisa Mihajlovic ha dimostrato ancora una volta di avere carattere da vendere. Il tecnico si è messo a nudo davanti ai giornalisti, davanti al mondo, e ha raccontato tutto. “Sì, sono incazzato ma nella vita nessuno mi ha regalato nulla. Ho dovuto sempre combattere e lo farò anche questa volta”. “È stata una bella botta, sono dovuto stare chiuso in camera per piangere e riflettere. Ho ricevuto tantissimi messaggi e chiamate, mi scuso con quelli a cui non ho risposto. Ora posso affrontare la malattia a testa alta”.
Sono stati momenti di commozione, l’aria tagliata dalla tensione. Ma a rasserenare tutti è stata la grinta del serbo. “Sono qui per combattere, è iniziato tutto cinque giorni fa. Ho dovuto inventare di avere la febbre per non far preoccupare mia moglie. Ho fatto gli esami alle 15 e alle 21 ho avuto la risposta: leucemia acuta”.
Poi l’appello: “Non dovete sentirvi invincibili, la prevenzione può salvarci la vita. Per fortuna ho scoperto ora la malattia e posso batterla. La batterò come ho sempre fatto”. E lo farà con l’aiuto di tutti. “Ho chiesto ai miei ragazzi di starmi vicino, continuerò ad allenare ma ho bisogno di tutti”.
Walter Sabatini conferma che nonostante la malattia resterà alla guida del Bologna. “Il mister ha avuto molto coraggio per parlare della sua situazione di salute. Noi gli siamo vicini, tutta la società è con lui. È il nostro conduttore e gli vogliamo bene: sconfiggerà questa malattia. Noi andremo avanti con lui, l’allenatore del Bologna sarà Sinisa. Non è una cosa umanitaria, ma una questione tecnica: è il migliore anche non al 100%”.
“Ho chiesto riservatezza a tutti voi, volevo essere il primo a dare la notizia. Non tutti mi hanno rispettato per vendere 100-200 copie di giornale hanno rovinato un’amicizia di 20 anni. Mi dispiace molto per questo. Affronto la malattia a testa alta, la malattia è aggressiva ma la vincerò. Giocherò per vincere, non per perdere: dobbiamo fare gol e non prenderli. Questa sfida la vincerò, la vincerò per me, per mia moglie, per la mia famiglia e per tutti quelli che mi vogliono bene che sono parecchi. Io stavo bene e ho ricevuto 500-600 messaggi e chiamate: voglio chiedere scusa a tutti quelli a cui non ho risposto, volevo stare con me stesso. Ora affronto con serenità e coraggio questa sfida. Voglio ringraziare tutto il Bologna, dal presidente al magazziniere: ho detto ai giocatori che questa sfida la vinco, ma ho bisogno di aiuto. Ho pianto molto per i messaggi, ma non devo fare pena a nessuno: io non faccio pena a nessuno. Mi sono emozionato. Il 28 febbraio ho fatto gli esami ed erano tutti normali, fino a maggio mi sono allenato. Non avevo nessun sintomo. Se non avessimo fatto ulteriori esami sarebbe andato avanti tutto come prima. La prevenzione è importante. Non dobbiamo pensare di essere invincibili. È stata una botta tremenda e ora la speranza è quella di averla scoperta in tempo. Devo combattere la malattia perché non è solo un incubo. State sereni che questa la vinco come vinco sempre e dopo averla vinta sarò un uomo più maturo. Nella vita nessuno mi ha mai regalato nulla”.
Il dottore Gianni Nanni fa chiarezza. “È un problema che è nato prima del ritiro. Abbiamo avuto il sospetto che si trattasse di questa patologia e ne abbiamo avuto la conferma il giorno dopo con l’esame del midollo. Si tratta di una leucemia acuta. Abbiamo avuto la diagnosi nell’arco di cinque giorni. Si può guarare completamente dalla leucemia e possiamo parlare di futuro. Può continuare ad allenare anche se a volte sarà lontano dalla squadra per le cure. Sinisa non ha alcun sintomo, la febbre è stata una bugia. Cercavamo uno strappo muscolare e abbiamo trovato la leucemia. Sarà ricoverato martedì per le terapie. Siamo in ottime mani e ne sono veramente convinto. Il mister deve continuare la sua attività da allenatore. Non sappiamo quanto tempo durerà: non sappiamo ancora il tipo di leucemia. Speriamo sia un percorso corto, ma arriveremo in fondo”.
“Sinisa non mollare, Bologna è con te”. E’ questo il testo di uno striscione affisso dai tifosi rossoblù, rivolto a Sinisa Mihajlovic, all’esterno del centro sportivo del Bologna a Casteldebole in attesa della conferenza stampa nella quale il tecnico farà il punto sulle sue condizioni di salute vista l’assenza dal ritiro della squadra in Trentino.