Nel giorno che decreta probabilmente la fine dell’era Berlusconi con la trattativa avanzata col magnate thailandese Bee e un’offerta di 500 milioni per il 51% del club, i rossoneri sprofondano in casa lasciandosi superare 3-1 da un Genoa in odore di Europa League: un malinconico tramonto per il Milan berlusconiano che nel giorno del possibili cambio societario decreta il probabile ultimo passo di Pippo Inzaghi al comando di una squadra imbarazzante e in caduta libera. Il Milan decide oggi la sorte dell’allenatore rossonero Filippo Inzaghi, ma l’esonero sembra l’ipotesi più probabile dopo il ko dell’Udinese e quello con il Genoa. Circa 500 milioni di euro per il 51% del Milan. Bee Taechaubol ha presentato l’offerta della sua cordata a Silvio Berlusconi e sua figlia Barbara ad Arcore. Quattro ore di incontro, finito proprio mentre si concludeva a San Siro l’ennesimo flop della squadra, che ha toccato il fondo creando i presupposti per un altro evento storico, il terzo esonero in poco più di un anno. La possibilità di sostituire Inzaghi con Brocchi renderà ancora più delicata la notte di riflessione del presidente rossonero. Più complessa é però la decidere di continuare o meno la trattativa con il broker thailandese, il cui entourage fa filtrare che sono stati fatti passi avanti significativi. La scelta di Berlusconi potrebbe arrivare nelle prossime 24 ore in un comunicato. L’altro gruppo interessato al Milan, composto da imprenditori cinesi e guidato da Richard Lee, aspetterà ma non più di un paio di giorni, perché è deciso a entrare nel mondo del calcio e ha già soluzioni alternative. Rispetto alla cordata guidata da Taechaubol, sostenuto da China Citic Bank International e da ADS-Securities LLC, società di servizi finanziari di Abu Dhabi, l’altra è pronta a investire direttamente circa 600 milioni per il 60%. In entrambi i casi si parla della possibilità di quotare il club su una Borsa asiatica. “Quest chi l’è vera”, ha detto in dialetto milanese Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset e una delle persone più vicine a Berlusconi, commentando la solidità dell’offerta di Taechaubol e in generale di quelle asiatiche per l’acquisto del Milan: “Cina e Thailandia sono il futuro economico”. Il momento della verità si avvicina per il Milan, e non è l’unica azienda del Gruppo Berlusconi che potrebbe vivere una svolta storica. Lunedì si è parlato del mercato televisivo ad Arcore, quando l’ex premier ha ricevuto in segreto Rupert Murdoch, numero 1 di Sky. Due giorni dopo il focus si è spostato sulla creatura calcistica con Taechaubol, in un incontro che ha avuto ben altra pubblicità, sulla scia di una strategia mediatica che in questi mesi ha suscitato qualche dubbio nella controparte. Con una foto in mattinata ha annunciato di essere sulla via di ritorno da Ginevra, dove ha trascorso una giornata anche per incontrare l’advisor Rothschild. Poco prima delle 18 ne ha pubblicata un’altra, in posa in abito scuro e cravatta blu, accanto alla moglie, in tubino nero, e il messaggio: ‘Ci muoviamo’. Un’ora più tardi hanno varcato il cancello di Villa San Martino assieme a Pablo Victor Dana, rappresentante di ADS-Securities, e James Davies-Yandle, co-fondatore della Global Legends Series, la società di cui Taechaubol è sponsor e che ha siglato un accordo per lo sviluppo di scuole calcio in Cina con il governo di Pechino. Poi, con l’arrivo di Barbara Berlusconi è iniziato l’incontro, proseguito anche mentre sul televisore scorrevano le immagini di Milan-Genoa. In mattinata Berlusconi avrebbe avuto un confronto, in conference call, con i rappresentanti della cordata guidata da Richard Lee. Secondo alcune ricostruzioni la loro proposta, con investimenti diretti, un piano di valorizzazione del marchio sul mercato asiatico e una possibilità di uscita con tempistiche precise per il socio di minoranza, fornirebbe maggiori garanzie all’attuale proprietà del club. Nel caso in cui si realizzasse questo scenario, non è escluso un incontro a breve con uno dei membri, Zong Qinghou, presidente di un colosso delle bevande e uno degli uomini più ricchi della Cina. Ancora poche ore e sarà chiaro se sarà questa cordata o quella di Taechaubol a guidare la svolta storica per il Milan.
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