Milanese: sarà voto segreto, con sistema elettronico

L’aula della Camera giovedì prossimo si esprimerà sulla richiesta di arresto di Marco Milanese con il voto elettronico e a scrutinio segreto. E’ questa l’indicazione data dal presidente Gianfranco Fini alla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio, durante la quale è stata respinta la richiesta del Pdl di votare con il sistema delle palline per garantire meglio la segretezza del voto. Fini ha precisato che il regolamento dell’Aula prevede il ricorso alle palline solo in caso di guasti del sistema elettronico. Il presidente della Camera, poi, durante la riunione pur ricordando la necessità di garantire la libertà e la segretezza del voto, ha sottolineato che nessuno può impedire ai deputati di rendere note le loro decisioni. I fari sono puntati soprattutto sulla Lega. Nonostante i maroniani siano favorevoli all’arresto dell’ex braccio destro di Tremonti, il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni assicura che il Carroccio non si spaccherà, il partito è sempre “unito sotto la guida di Bossi”. La decisione ufficiale sarà presa in una riunione in programma per questa sera. In ogni caso, per il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il governo e la maggioranza non rischiano nulla dal passaggio in aula per la richiesta di arresto di Marco Milanese. “Un deputato è stato arrestato con una decisione della Camera che non ha precedenti – dice al Messaggero -. Il governo cade se non ha la fiducia, non credo che possa cadere su Milanese”.

 

 

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