Bancarotta fraudolenta, soldi illeciti pronti a essere investiti nell’acquisto di diamanti in Camerun, denaro sottratto alle casse dello Stato. Sono questi i reati che hanno portato all’arresto di cinque persone. L’indagine delle Fiamme Gialle del Comando provinciale di Milano ha portato a nuovi fermi dopo i dieci scattati, nel settembre scorso, con l’operazione ‘Payback’. L’ordinanza, emessa dal gip Antonella Bertoja, riguarda l’ipotesi di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte da parte della ‘Kyoto Way trading’ società che avrebbe distratto oltre 3,5 milioni di euro, l’ipotesi del reimpiego di capitali illeciti per reinvestirli nel settore minerario in Camerun e l’ipotesi di bancarotta fraudolenta, della ‘Baldini Partners’ e della ‘Agenzia Debiti’. L’accusa è aver contabilizzato fittizie note di credito per 2.370.000 euro, non aver provveduto al pagamento degli oneri tributari e previdenziali pari a oltre 5.000.000 di euro distruggendo al contempo la contabilità per non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari. I militari hanno eseguito il sequestro preventivo dei beni segregati in un trust dall'amministratore della ‘Kyoto Way trading’, costituiti da un appartamento a Mediglia comune in provincia di Milano e 26 particelle di fabbricati e terreni a Peschiera Borromeo e Chiesa in Valmalenco.
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