Milano ha una sua via dedicata a Mike Buongiorno, nel quartiere di Porta Nuova, con tanto di targa celebrativa che lo immortala come ‘Protagonista della televisione italiana’. A scoprire la targa il Sindaco Giuliano Pisapia, la moglie Daniela Zuccoli, i figli e i nipoti del presentatore televisivo. ‘A Mike sarebbe piaciuta molto questa via perché lo skyline dei palazzi ricorda quello di New York, la città dove è nato’. ‘Dedicare una via a Mike Bongiorno in questo luogo, che rappresenta l’innovazione milanese, è un segno di stima, affetto e gratitudine che tutta la città gli impegno e passione, a partire dalla sua giovinezza quando, partigiano, fu catturato, conobbe il carcere e i campi di concentramento nazisti. Per gli italiani è stato poi il volto dell’innovazione nello spettacolo. Padre della nostra televisione, con il suo stile fatto di cortesia e di buonumore ha trasmesso a tutti un messaggio di fiducia, coraggio e allegria, entrando ogni sera nelle case degli italiani a cui faceva compagnia come un amico’, ha affermato Pisapia. Fabio Fazio è stato il battitore all’asta di 426 oggetti di Mike Bongiorno a favore della fondazione che porta il suo nome per riqualificare piazza Allegria, nel quartiere di Gratosoglio. Ora dopo i funerali di Stato a Bongiorno viene dedicata una via. Nulla da dire perchè è meritata. Sui funerali di Stato no, non siamo d’accordo e si dissente fortemente. I funerali di Stato sono intesi come le pubbliche esequie di grandi personalità nazionali o internazionali o di gravi fatti. Si scrive sempre al plurale ‘Funerali di Stato’. In Italia i funerali di Stato sono regolamentati dalla legge n. 36 del 07/02/1987 e dalla circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 18/12/2002; secondo il testo legislativo spettano di diritto alle massime autorità della Repubblica, oltre a tutte le personalità particolari per cui è prevista un’apposita delibera del Consiglio dei ministri. Il testo principale, oltre alla legge specifica sull’argomento, è realizzato dal Dipartimento del Cerimoniale di Stato, Ufficio del Cerimoniale, che si occupa propriamente di queste occasioni. Dichiarato il lutto nazionale, il Ministero degli Affari Esteri comunica la notizia alle ambasciate e ai consolati all’estero, mentre tutte le autorità dello Stato devono astenersi da qualsiasi attività pubblica se non di beneficenza; le modalità particolari sono delineate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Tutte le bandiere degli edifici pubblici vengono poste a mezz’asta, e quelle interne sono accompagnate da due strisce di velo nero a cravatta. La bandiera nazionale abbrunata, cioè con velo nero a cravatta, viene esposta esternamente solo nel caso di esequie del Capo dello Stato, o di un ex. Il feretro deve essere trasportato da sei carabinieri, oppure da altrettanti militari appartenenti alla stessa forza armata, tutti in alta uniforme. Nel caso del Capo dello Stato, o di un ex, il trasporto deve avvenire accompagnato da sei Corazzieri. Nel caso di tragedia causata da calamità naturali i feretri devono essere trasportati da uomini della Protezione Civile. Sono previsti onori militari all’ingresso e all’uscita dal luogo della cerimonia; presenza di rappresentanti del Governo; una orazione commemorativa ufficiale; altri adempimenti disposti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. I funerali di Stato sono ormai divenuti l’ultima frontiera del reality show. Si trattava di solenni esequie riservate a coloro che sono morti nel fiore degli anni per servire la patria, ad esempio i militari caduti in missione. Poi, la frontiera è stata valicata con durezza e inopportunità dal reality show e sono state concesse a Mike Bongiono. Scusatemi, senza nulla togliere a Mike Bongiorno, è vergognoso per l’Italia e per gli italiani concederli ad un presentatore televisivo. Il mondo è a rotoli…
Roberto Cristiano
Roberto Cristiano