Milano. Omicidio Ramelli, scontri tra polizia ed estrema destra: tre feriti

Scontri a Milano in viale Romagna, a pochi metri da Piazzale Susa tra la polizia e i militanti di estrema destra  scesi in piazza in occasione delle commemorazioni per l’omicidio di Sergio Ramelli, avvenuto il 29 aprile del 1975. Il corteo della destra è partito quasi di corsa, sfidando i divieti della Questura nel giorno dell’anniversario della morte del ragazzo.

Il gruppo si è voluto dirigere verso il corteo antifascista, organizzato da alcune sigle della sinistra milanese. Diverse le cariche di alleggerimento degli agenti che hanno fermato diversi manifestanti: si contano tre i feriti. folla.

Uno è stato colto da un malore dopo una caduta ed è stato immediatamente trasportato in ospedale, altri due avrebbero riportato ferite alla testa. Diverse le versioni sul primo ferito. Secondo alcuni, sarebbe caduto a terra durante le cariche e avrebbe picchiato la testa. Secondo un’altra versione, l’uomo sarebbe stato colpito da una manganellata. Non ci sono bandiere politiche, ma solo un grande tricolore tra le file del corteo. In piazza sono scesi anche il presidente di Casapound Italia Gianluca Iannone, ed alcuni parlamentari ed esponenti politici di altri partiti. Sono stati visti al presidio, ad esempio, Carlo Fidanza (Fdi), Paola Frassinetti (Fdi) e Marco Osnato (Fdi). Presente anche Max Bastoni, il consigliere regionale e comunale della Lega a Milano. Prima che il corteo iniziasse a sfilare, Bastoni ha spiegato la sua posizione: “Oggi dovrebbe essere semplicemente una manifestazione per ricordare un ragazzo che è stato ammazzato”. E sulla partenza o meno del corteo aveva detto: “Dovrebbero farlo comunque perché è sbagliato il principio: non si può non autorizzare una manifestazione quando ce ne sono altre in città che minacciano violenze e subbugli nei confronti di chi vuole manifestare in maniera pacifica”.

Dopo una lunga trattativa, è stata trovata una soluzione tra i responsabili dell’ordine pubblico e i manifestanti. La polizia ha permesso di sfilare verso la lapide che ricorda il giovane ucciso nel 1975. “Senza correre, in modo composto e composti”, ha avvisato un organizzatore all’altoparlante.

 

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