Milano, Ruby in aula: “Mai sesso con Berlusconi”

E’ il giorno di Ruby, la sua prima volta, in tribunale. La giovane marocchina è, infatti, presente in Aula a Milano perché citata come testimone nel processo che vede imputati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti per i presunti festini a luci rosse ad Arcore.  Ruby è arrivata in tribunale accompagnata dal fidanzato Luca Risso e dai suoi due avvocati, Paola Boccardi e Daniela Damiano.  La testimonianza della ragazza era stata fissata inizialmente per il 24 maggio, poi, i giudici della quinta sezione penale di Milano hanno deciso di anticiparla. All’inizio della deposizione i magistrati hanno chiesto alla testimone di ricostruire il periodo dell’arrivo a Milano, la ricerca dei primi lavori e il suo ingresso nell’agenzia di Lele Mora. Successivamente a prendere la parola è stato l’ex agente dei vip Lele Mora che ha smentito quanto affermato in merito all’età della giovane marocchina dal pm Ilda Boccassini, nel corso della requisitoria a carico di Silvio Berlusconi. “Nessuno sapeva fosse minorenne, nemmeno io. Lei ha dichiarato che aveva 24 anni ed è esibito agli atti”, ha dichiarato Mora,  negando inoltre di aver avvertito l’ex premier della minor età di Ruby, a differenza di quanto sostenuto da Boccassini.

La testimonianza di Ruby .  Le serate ad Arcore, i travestimenti, i compensi ricevuti da Berlusconi. Sono gli argomenti sui quali in queste ore Ruby  è chiamata a testimoniare in Aula a Milano. “Silvio Berlusconi mi diede una busta con 2/3mila euro”. Durante quella festa ormai nota, la giovane marocchina raccontò una storia inventata e cioè ‘ di essere figlia di una cantante brasiliana-egiziana e di essere ”parente” di Mubarak. Interpellata invece in merito ai rapporti di Berlusconi con le altre ragazze, Ruby ha risposto: ”Gli si avvicinavano tutte in modo sensuale mentre facevano i loro balletti, ma non ho mai visto contatti fisici”.

E su Polanco ha dichiarato: “Marysthelle Polanco era travestita da Boccassini, non sapevo chi fosse all’epoca, ora lo so. Aveva una toga e una parrucca rossa”. Particolarmente avvezza ai travestimenti anche Nicole Minetti. “Mi ricordo che una volta si vestì da suora, ha dichiarato Karima, con un affare lungo che ogni tanto alzava per far vedere le gambe”. La giovane marocchina, che aggiunge anche che l’ex consigliera regionale era rimasta in “biancheria intima”, ha inoltre raccontato racconta di aver visto “ragazze vestite da cubiste, infermierine sexi e dottoresse”.

Nel corso della sua deposizione, Ruby è stata poi interpellata in merito ai fatti risalenti alla notte tra il 27 e il 28 maggio del 2010, quando venne trattenuta dalla polizia. “Uscita dalla Questura ho parlato al telefono con il presidente che era arrabbiato per tutte le cavolate che avevo raccontato”, ha dichiarato Karima, che ha poi precisato che durante il fermo di quella notte, aveva visto Nicole Minetti, Michelle Conceicao e Miriam Loddo. Con i funzionari della Questura avrebbe parlato dell’eventualità di andare in comunità  e “per questo mi ricordo che ho pianto”.   In un passaggio della sua testimonianza Ruby  ha poi parzialmente accusato il pm di Milano, paventando l’ipotesi che i magistrati l’abbiano interrogata più volte rispetto a quelle verbalizzate, ma poi, dopo l’intervento del giudice che le ha fatto notare che stava dicendo una cosa grave, la marocchina ha fatto ‘marcia indietro’. “Non siamo in una trasmissione tv – ha spiegato con calma il giudice Annamaria Gatto – questo e’ un processo e dobbiamo accertare la verità”.

Riguardo invece all’ipotesi che il Cavaliere non fosse a conoscenza della sua età reale, Ruby ha confermato quanto precedentemente affermato anche da Lele Mora: ” Berlusconi sapeva che avevo 23-24 anni”. Affermazione che ha suscitato l’ira del pm Antonio Sangermano, che le ha contestato una intercettazione del settembre 2010 nella quale la ragazza, parlando con una amica, diceva di avere negato ai pm “il fatto che Silvio sa che sono minorenne”. In quella telefonata, ha affermato Ruby, “ho detto bugie, per me le cavolate erano uno strumento automatico di difesa con tutte le persone”.

La giovane marocchina ha poi negato di aver avuto rapporti sessuali con il Cavaliere, né di aver ricevuto dal Cavaliere 5 milioni di euro.  “Non ho mai avuto trattative dirette per avere quei soldi”, ha ribadito Ruby,  sottolineando che aveva raccontato che avrebbe dovuto ricevere tra i tre e i sei milioni da Berlusconi solo “per vantarmi con moltissime persone. Lo avevo detto in giro per giustificare quello che era uscito sui giornali”, ha aggiunto ancora Karima.  Il presidente del collegio, Annamaria Gatto, facendo riferimento a un blocchetto sequestrato due anni fa nell’ abitazione di Genova della ragazza e sul quale aveva annotato che avrebbe dovuto ricevere 5 milioni dall’ex premier, le ha chiesto chiarimenti. E lei più di una volta ha detto di aver raccontato quella storia  solo per darsi delle arie. La ragazza ha poi spiegato di aver mostrato quell’appunto allo stesso Luca Risso, il compagno attuale, a sua madre e alle amiche che andavano a farle visita perché “per tutti l’essere finita in un caso del presidente Berlusconi era un cosa non normale. Perché era un uomo straricco…”.

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