La Guardia di Finanza di Milano, sta eseguendo da questa mattina, Sono in corso da questa mattina una ventina di perquisizioni al San Raffaele e in sedi di società a lei collegati o con cui la struttura creata da Don Verze’ ha avuto rapporti di lavoro. L’attività delle Fiamme Gialle rientra nell’inchiesta della procura di Milano, che ha portato al fermo, da convalidare davanti al gip di turno dell’intermediario Piero Dacco’, ritenuto una sorta di uomo ombra della sanità milanese.
Oltre a Dacco’ i magistrati di Milano hanno iscritto nel registro degli indagati per concorso in bancarotta Don Verze’, che si aggiunge al nome dell’ex direttore finanziario Mario Valsecchi, a cui veniva contestato anche il reato di false fatturazioni. Sono indagati anche i costruttori Pierino e Giovanni Luca Giammarchi (padre e figlio), titolari di società che hanno fatto lavori per decine di milioni di euro per conto del San Raffaele.
Daccò interrogato domani: Pietro Daccò, sarà interrogato domani per la convalida del fermo probabilmente domani o al massimo dopodomani dal gip di Milano Vincenzo Tutinelli. La richiesta di convalida del fermo non è stata ancora inoltrata dai pm sul tavolo del gip e dunque è difficile che l’interrogatorio avvenga oggi
Il fermo di Daccò, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, gli è stato notificato in occasione di un suo rientro in Italia e il faccendiere, secondo il quotidiano molto vicino a Comunione e liberazione, deve rispondere della sottrazione di circa tre milioni di euro. Daccò è residente a Londra ma ha interessi in Svizzera, Olanda e Curacao Tra gli indagati, oltre a don Verzé, vi sono invece i costruttori Pierino e Giovanni Luca Zammarchi (padre e figlio) che hanno avuto lavori in appalto dalla struttura sanitaria per decine di milioni di euro. I due sono stati interrogati a lungo ieri dai pm Laura Pedio, Gaetano Ruta e Luigi Orsi