Ha ottenuto il legittimo impedimento per il processo Mills, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il processo a carico del premier, è stato rinviato al prossimo 28 novembre. La data è stata stabilita dai giudici del tribunale di Milano in accordo con l’autorità giudiziaria inglese in quanto per quel giorno è stato fissato anche l’interrogatorio in videoconferenza di David Mills . Tuttavia, fino a quel giorno sono stati sospesi i termini di prescrizione. Silvio Berlusconi atteso oggi in aula al processo Mills ha cambiato programma e non si è presentato al Palazzo di Giustizia di Milano. Dopo il vertice di ieri a Bruxelles Berlusconi infatti è volato a Roma per una serie di impegni politici legati al dopo vertice con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy sulla crisi europea.
Oltre al rinvio di oggi, il tribunale ha cancellato anche tutte le udienze che aveva programmato per le prossime settimane e tra queste anche quella di venerdì prossimo che era dedicata all’ interrogatorio di Silvio Berlusconi. Ed infatti il Presidente del Consiglio, che sabato sera era Bruxelles, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli avevano chiesto se si faceva interrogare o meno aveva risposto: “Penso di sì, e comunque farò delle dichiarazioni”. Interrogatorio che, se avverrà, slitterà quindi a dicembre. David Mills è l’architetto del sistema off-shore del Biscione che, per l’accusa, sarebbe stato un teste ‘comprato’: avrebbe ricevuto dal capo del Governo, tramite Carlo Bernasconi, il manager del gruppo morto anni fa, 600 mila dollari per rendere testimonianze reticenti in due processi, quello per le tangenti alla Gdf e All Iberian, nei quali il premier era coinvolto. Mills, per la vicenda, in primo e in secondo grado era stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere e in Cassazione assolto, non perché il reato non fu commesso, ma grazie alla prescrizione.
Anche perché tra gli atti processuali c’è una lettera che Mills, allora legale di Finivest, nel febbraio 2004 scrisse al suo fiscalista, Bob Drennan, spiegando la provenienza di quei soldi e lo scopo: sarebbero serviti per tenere ”Mr B. fuori da un mare di guai nei quali l’avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo”. Parole poi confermate in un interrogatorio in Procura il 18 luglio successivo e poi ritrattate con una memoria qualche mese dopo, a novembre. Prima dell’interrogatorio, però, i giudici della decima sezione penale dovranno stabilire se sentire il legale inglese come semplice testimone, con quindi l’obbligo di dire la verità , o come imputato di reato connesso e, dunque, con la facoltà di non rispondere alle domande e senza il rischio di conseguenze penali qualora non dovesse dire il vero. Su questo punto, non irrilevante, si prevedono schermaglie tra il pm Fabio De Pasquale e la difesa.
Oggi in aula era previsto l’interrogatorio in videoconferenza da Londra di David Mills, l’ex coimputato di Silvio Berlusconi, condannato in primo e secondo grado a 4 anni e mezzo di carcere e assolto per prescrizione dalla Cassazione. Un’udienza, come ha spiegato Niccolò Ghedini, uno dei difensori del premier “per noi davvero troppo importante perché non ci sia la presenza del diretto interessato. Perciò chiediamo al tribunale di voler ritenere legittimo l’impedimento e sospendere la prescrizione fino al giorno in cui non fisserà di nuovo la rogatoria” per sentire in videoconferenza l’avvocato inglese. Inoltre il legale del premier, scusandosi per il disagio, ha chiesto di poter fissare l’audizione di Mills almeno per la prossima settimana in quanto per questa, a partire da mercoledì, Berlusconi è di nuovo impegnato in un nuovo Consiglio europeo e in un altro vertice dell’eurogruppo a partire da mercoledì prossimo. Il pm De Pasquale non si è opposto ritenendo difficile “non superare questo legittimo impedimento” soprattutto per l’incontro fissato per oggi alle 12.00 con Napolitano. Berlusconi inoltre avrà un colloquio con il ministro Tremonti e poi il Consiglio dei ministri straordinario. Il pm pur rimettendosi al tribunale ha chiesto inoltre di rinviare l’udienza per l’interrogatorio del presidente del Consiglio, in calendario per venerdì 28 ottobre ma che a questo punto salterà, subito dopo l’interrogatorio di Mills.