Mirabili Resti, al Museo diocesano la mostra fotografica di Gaetano Gambino

Al Museo Diocesano di Caltagirone la III edizione della mostra fotografica di Gaetano Gambino dal titolo Mirabili Resti. Il tempo, l’attesa, la luce e l’ombra organizzata dallo stesso Museo Diocesano insieme all’autore, patrocinata dal Comune di Caltagirone, dall’Accademia di Belle Arti di Catania e dall’Azienda Sac Service Aeroporto di Catania.

La mostra, in continuo divenire e anche in questa edizione arricchita da nuove immagini catturate dall’autore alla ricerca dei “mirabili resti” di Caltagirone, è curata da Domenico Amoroso e Roberta Carchiolo. Con i contributi letterari di Maria Attanasio e degli stessi Amoroso e Carchiolo, e il progetto grafico di Gianni Latino, è stata allestita sotto la direzione artistica del direttore del Museo diocesano, Fabio Raimondi.

Gaetano Gambino ha dedicato gran parte della sua carriera alla sua Terra, ambigua quanto affascinante e della quale ha cercato le tracce di un’antica bellezza antropizzata, di un’età dell’oro che sembra non appartenerci più. Negli ultimi anni ha intrapreso un’indagine intorno a sé e dentro di sé alla ricerca della sua coscienza estetica ed emotiva; ha ingaggiato un dialogo con opere/entità celate nei luoghi più appartati e periferici della sua isola, i depositi dei musei, le sagrestie delle chiese, le clausure segrete.

Inaugurata giusto un anno fa in prima edizione al Museo Civico di Castello Ursino di Catania, la mostra si è spostata nella città di Noto che presso il proprio Museo Civico ne ha ospitato la II edizione, curata anche da Aldo Premoli, per giungere infine a Caltagirone, città d’origine di Gambino. Tappa dopo tappa, le testimonianze dei suoi taciturni custodi del tempo hanno delineato strutture e sagome di un mondo parallelo,  in cui il tempo, la vita, la morte, la luce e il buio, plasmano forme, determinano passioni, tramano storie.

 

L’evento inaugurale si è tenuto  al Museo Diocesano sabato 15 luglio alle ore 19:00 alla presenza del Vescovo Mons. Calogero Peri, del Sindaco Fabio Roccuzzo, del direttore del Museo don Fabio Raimondi, del direttore dell’Archivio e della Biblioteca Francesco Failla, dell’assessore alla cultura Claudio Lo Monaco, dei curatori Domenico Amoroso e Roberta Carchiolo e dell’autore Gaetano Gambino.

 

 

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