Un epilogo scontato, ma in assenza di prove certe, ci si aggrappa anche alle più flebili, in tal caso assurde, speranze. Oggi però i familiari di Vittorio Missoni potrebbero godere dell’amara consolazione di avere un copro su cui piangere. I resti infatti di 5 persone a bordo dell’aereo su cui viaggiavano del leader della maison di moda, Maurizia Castiglioni, Guido Foresti, d Elda Scalvenzi e del copilota, sono stati estratti dal velivolo Islander yv2615u a Los Roques con la cintura ancora allacciata. La notizia viene riportata dall’Ansa che lo apprende da fonti locali e dal sito venezuelano ‘El Universal’.
Le operazioni di recupero corpi, sono iniziate lunedì dopo l’autorizzazione ufficiale delle autorità.
L’aereo scomparse lo scorso 4 gennaio sulla rotta Los Roques-Maiquetia, ed era stato localizzato in mare il 27 giugno scorso, ad una profondità di 70 metri. Pochi giorni prima, il 20 giugno era stato ritrovato anche il relitto del velivolo con a bordo 8 italiani, disperso esattamente cinque anni prima, il 4 gennaio 2008, sulla stessa rotta, a 10 miglia nautiche da Los Roques.
Un epilogo scontato, ma in assenza di prove certe, ci si aggrappa anche alle più flebili, in tal caso assurde, speranze. Oggi però i familiari di Vittorio Missoni potrebbero godere dell’amara consolazione di avere un copro su cui piangere. I resti infatti di 5 persone a bordo dell’aereo su cui viaggiavano del leader della maison di moda, Maurizia Castiglioni, Guido Foresti, d Elda Scalvenzi e del copilota, sono stati estratti dal velivolo Islander yv2615u a Los Roques con la cintura ancora allacciata. La notizia viene riportata dall’Ansa che lo apprende da fonti locali e dal sito venezuelano ‘El Universal’. Le operazioni di recupero corpi, sono iniziate lunedì dopo l’autorizzazione ufficiale delle autorità. L’aereo scomparse lo scorso 4 gennaio sulla rotta Los Roques-Maiquetia, ed era stato localizzato in mare il 27 giugno scorso, ad una profondità di 70 metri. Pochi giorni prima, il 20 giugno era stato ritrovato anche il relitto del velivolo con a bordo 8 italiani, disperso esattamente cinque anni prima, il 4 gennaio 2008, sulla stessa rotta, a 10 miglia nautiche da Los Roques.
A bordo c’erano 14 persone, tra cui 8 italiani: due amiche bolognesi, Rita Colanni e Annalisa Montanari, la famiglia di Treviso di Paolo Durante che viaggiava con la moglie Bruna Guarnieri e le piccole Emma e Sofia di 6 e 8 anni, i neosposi di Roma Stefano Fragione e Fabiola Napoli.
L’unico cadavere ad essere ritrovato fu quello del copilota 37enne Osmel Alfredo Avila Otamendi. Del relitto, dei passeggeri del piccolo aereo da turismo, tra cui 3 venezuelani, uno svizzero e l’altro pilota, nessuna traccia, nonostante le ricerche, fino al 20 giugno scorso.
L’aereo, un bimotore turboelica Let L 410 della Transaven, era decollato alle 9.13 dall’aeroporto Internazionale Simo’n Boli’var di Caracas. Alle 9.38 il pilota informò la torre di controllo di Los Roques di avere problemi ad entrambi i motori. Disse di trovarsi a 16 miglia dalla costa e di voler tentare un ammaraggio.
Poco dopo l’aereo scomparve dai radar. Sul luogo del presunto punto di ammaraggio intervenne un altro Let L 410 che stava percorrendo la stessa rotta ma non trovò nessuna traccia rilevante, così come vane furono le ricerche dei volontari e della protezione civile. Il 12 gennaio, 12 km al largo delle coste del Venezuela, alcuni pescatori ritrovarono il corpo del copilota.