Dopo 10 anni di battaglia giudiziaria gli eredi del Dott. Onofrio Piccirillo, rinomato oculista di Santa Maria C.V., hanno avuto una grande soddisfazione. E’ stata emessa la sentenza che condanna il dottore Ferdinando Romano. Una condanna per mobbing giunta a sentenza di primo grado il 14.3.2013 presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ( sentenza numero 1626 /13. La sentenza condanna in solido il dott. Romano e l’Azienda Ospedaliere di Caserta. Secondo quando emerge dalla ricostruzione dei fatti nel periodo tra il 2000-2003 il dottore Onofrio Piccirillo era in servizio presso la struttura ospedaliera del San Sebastiano di Caserta presso l’unità operativa di oculistica all’epoca dei fatti diretta dal dott. Ferdinando Romano divenuto primario nel Maggio del 1999. La condotta vessatoria del primario comincia – si legge nella ricostruzione degli atti – all’inizio del 2000 allorquando al dott Piccirillo, vengono assegnati dei turni di lavoro totalmente differenti rispetto alle altre 5 Unità (medici) del reparto tanto da limitarne in maniera significativa la presenza nel reparto e nella sala operatoria. (Questo è quanto emerge dalla Documentazione Acquisita Come Prova Durante Il Procedimento Giudiziario ). La motivazione , secondo il primario , era da ricercarsi nella esperienza chirurgica del Dott Piccirillo che gli avrebbe consentito di gestire al meglio le urgenze nelle ore pomeridiane, di fatto sottraendolo, in modo ingiustificato, a tutta la attività di reparto che si svolgeva prevalentemente di mattina compresa la attività chirurgica (Documentazione acquisita come prova durante Il procedimento giudiziario). La azienda ospedaliera, avvisata dei fatti, in più di un’occasione, ha avallato la condotta del primario senza darne giuste motivazioni. Finalmente, nell’ottobre del 2001 arriva una nota del Direttore medico che riconosce sperequazione notevole tra i turni del sanitari. Intanto la condotta ‘mobizzante’ del primario continua imperterrita con vero fare persecutorio e tentativi di screditare il medico diffondendo insinuazioni umilianti in reparto , vietando agli infermieri di avvisare il medico se c’erano pazienti che espressamente chiedevano di lui, (Documentazione acquisita come prova durante il procedimento giudiziario) rimproveri verbali anche molto aspri , eseguiti pubblicamente, per non essere stato avvisato anche quando non era indispensabile , divieto di effettuare attività ambulatoriale , diniego ad assentarsi anche per deporre come teste ad un procedimento penale , minacce ad altri medici a scopo intimidatorio volte all’isolamento dello stesso , e non ultimo affissioni in bacheca di reparto di decisioni volte al dimensionamento del medico. (DOCUMENTI E TESTIMONIANZE DI PAZIENTI, MEDICI ED INFERMIERI DEL REPARTO ACQUISITE COME PROVA DEI FATTI DURANTE IL PROCEDIMENTO) . Nel febbraio 2002 , dopo 2 anni , vista la situazione , la amministrazione dell’ospedale modifica finalmente i turni di lavoro imposti dal primario e il collegio di conciliazione riunitosi presso la direzione provinciale del lavoro prende atto della avvenuta conciliazione. Intanto per ben 2 anni sono stati perpetrati abusi volte a screditare la professionalità e la immagine del Dott Piccirillo che in data 23.12.2002 si vede costretto ad allontanarsi definitivamente dal reparto ( pensionamento ).
L’importanza del fatto è duplice: Come è concepibile una condotta mobizzante in ambito sanitario perpetrata proprio da parte di un medico, per altro con funzione di primario, il quale in veste di pubblico dipendente è tenuto a prestare la sua opera in conformità alla legge ispirandosi nei rapporti con i colleghi al principio di assidua e solerte collaborazione? 2 – Abbiamo nella nostra giurisprudenza una sola sentenza per Mobbing ( Sentenza N. 2352 Del 2 . 2. 2010c, Cassazione Civile, Sez. III Della Suprema Corte di Cassazione che condanna un primario per Mobbing contro un medico del reparto, si tratta quindi di una sentenza destinata a fare storia.
Il dott Onofrio Piccirillo è deceduto in data 10.12.2010 e per sua diretta ‘volonta’ gli eredi
( Valerio e Fabio Piccirillo – Figli – e Raimondo Maria Rosaria – Moglie ) Hanno Proseguito La causa cominciata nel 2003 sotto la guida esemplare del Loro Legale, Avvocato Raffaele Mezzacapo.