Il 10, l’11 ed il 12 novembre 2016, tutti pronti a salpare a bordo del Pequod con “Moby Dick – Me stesso. Cerco ” al Teatro Ambra alla Garbatella.
Dopo il grandioso successo del Teatro Alfieri di Torino, va nuovamente in scena a Roma, la rilettura teatrale del capolavoro letterario di Melville “Moby Dick” nell’adattamento dell’attore e regista Enrico Maria Falconi, il quale ha tradotto, scritto ed ideato questo incredibile spettacolo. Incredibile perchè Falconi in “Moby Dick – Me stesso. Cerco.” unisce teatro, danza, arti circensi, canto e letteratura, per dare al pubblico l’ occasione di partire alla caccia della Balena bianca, che in questa personalissima interpretazione rappresenta la visione del divino ed il fato.
Si tratta di un ambizioso ed imponente spettacolo corale, che sin da quest’estate con grande apprezzamento da parte del pubblico è andato in scena in vari teatri italiani, e vede la partecipazione di oltre 60 artisti tra attori, ballerini, acrobati e cantanti:Enrico Maria Falconi nel ruolo di Achab, Simone Luciani (Ismael), Ramona Gargano (Fedallah), Starbuck (Giuseppe Di Pilla), Stubb (Stefano Grillo), Peleg (Rachele Giannini), Bildad (Patrizio De Paolis), Ettore Falzetti (Esperto Marinaio), Giorgio Conese (Flask), Roberto Fazioli (Tashtego), Andrea Polidori (Pipp), Attilio Monti (Quiqueg), Paolo Pirrocco (Deggu), Valerio De Negri (Capitano Gardinier), Francesca Genovesi (Moby Dick), Matilda Terzino (Moglie), Anna Baldoni (Madre Terra), Irene Cannello (Visionaria), Valentina Leoni (Maestrina), Elena Fantuzzi (Acrobata).
Tra di essi il regista ha deciso, con un’intuizione brillante, di coinvolgere oltre a bravissimi e consumati interpreti, anche dei talentuosissimi e capaci attori non professionisti, al loro debutto con una tournée teatrale, prodotta da Blue in the Face.
La trama della piéce teatrale è quella del famoso libro che tutti conosciamo, ma liberamente interpretata da Falconi, che veste anche i panni di un Achab tormentato ed intenso. Il testo rimane fedele allo stile del noto romanzo d’avventura, ma si concentra soprattutto sulla ricerca spirituale e sul viaggio attraverso l’animo umano: il Pequod è una misteriosa nave popolata di strani personaggi, che vengono da ogni parte del globo ma è anche una metafora del pianeta terra, a bordo di essa per due ore di spettacolo il pubblico navigherà per i mari in cerca di Moby Dick, simbolo di quel divino che l’ uomo moderno, accecato da troppo razionalismo non sa cogliere, e di cui è però alla costante ricerca.
Moby Dick è come si legge nelle note di regia:” Quel ‘mostro’ che non si rivelerà mai se non alla fine, attraverso un suo emissario, forse un angelo, che Ismael uno dei protagonisti, sente di avere già dentro e che ritrova nel capitano Akab e nel suo equipaggio ‘surreale'”.
Così come i personaggi che si dibattono sul Pequod, l’umanità è sempre in viaggio, cercando di afferrare l’impossibile senza accorgersi che Dio è tutto intorno. Alla stessa maniera, il viaggio alla ricerca di Moby Dick di Ismael è un viaggio in cerca di se stessi. Un viaggio che necessita non di terra ferma bensì del Mare, dove perdersi per ritrovarsi, e dove Ismael percepisce che solo là, nella mutevolezza dell’acqua potrà trovare il punto fermo della sua esistenza. Soltanto Akab, una figura a metà tra Ulisse e Caronte, sa quale sarà la fine di questo viaggio di ricerca, e sebbene sia cosciente del pericolo cui corrono tutti incontro, spinto da un’inestinguibile fame di conoscenza, non può fare a meno di condurre l’equipaggio verso l’irrinunciabile epilogo.
Ma per scoprire quale sarà l’inaspettata conclusione di questa incredibile avventura, bisognerà andare a teatro a vedere “Moby Dick – Me stesso. Cerco”, che sarà arricchito inoltre da bellissimi costumi, una splendida colonna sonora ed uno straordinario coro. Pertanto la pièce di Falconi si preannuncia come uno spettacolo da non perdere: dinamico, ricco di situazioni divertenti e di sorprendenti soluzioni sceniche, nonché di numerosi e toccanti momenti di riflessione sul senso della vita umana.
Come dichiarato dallo stesso Falconi che oltre che brillante attore e regista è direttore artistico di ben due teatri ( il Teatro Nuovo Sala Gassman di Civitavecchia ed il Teatro Civico di Rocca di Papa), in questo innovativo spettacolo ”il teatro non esiste”: per tre indimenticabili serate infatti, la platea si trasformerà nella città di Nantucket e il palcoscenico sarà il Pequod.
Non sarà uno spettacolo tradizionale recitato esclusivamente sul palco quello che attende dunque il pubblico romano, ma ci saranno attori ovunque, tra la gente, nel cortile, nell’ area club dell’Ambra e nei corridoi, si tratta quindi di un viaggio, di un vero e proprio percorso interattivo all’interno del romanzo che appassionerà grandi e piccoli, perchè considerando che è possibile viverlo a vari livelli di significato è veramente adatto a tutti .
“Moby Dick – Me stesso. Cerco” resterà in scena all’Ambra Jovinelli fino a domenica 13 novembre e dopo lo spettacolo andrà nuovamente in tournée in tutta Italia.
Perciò non vi resta che fare le valige e salire sul Pequod, perché la caccia alla balena bianca sta per iniziare!
Valentina Franci