Ai fini dell’elaborazione del modello 730/2017, il contribuente che sceglie di avvalersi di un intermediario (Caf, professionista abilitato o sostituto d’imposta) deve esibire alcuni importanti e specifici documenti, tra i quali quelli attestanti la detraibilità o la deducibilità delle spese sostenute.
Ai fini di cui sopra, si ricorda anche che l’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato la circolare n. 7/E del 4 aprile 2017 nella quale sono analizzati i requisiti previsti dalla normativa per la detraibilità/deducibilità degli oneri e, soprattutto, l’elenco dettagliato dei documenti che devono essere esibiti obbligatoriamente al Caf. Di seguito si riepilogano per tipologie (e per relativi punti) i principali documenti da presentare.
Documenti da presentare in ogni caso
- copia del proprio codice fiscale, del coniuge e/o dei familiari a carico e relativi documenti di identità;
- copia della dichiarazione Unico o del modello 730 dell’anno precedente;
- ultima busta paga 2017 in possesso al momento della consegna dei documenti qualora il datore di lavoro sia diverso da quello indicato nella CU 2017;
- eventuali deleghe di pagamento degli acconti Irpef (modelli di pagamento F24);
- scelta dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille.
Documenti attestanti i redditi
A titolo esemplificativo, il contribuente dovrà presentare al Caf i seguenti documenti che attestano i redditi da indicare nel modello 730/2017
• Redditi dei fabbricati e dei terreni
- atto di compravendita di terreni e/o fabbricati effettuati nel 2016;
- visure aggiornate di terreni e fabbricati in caso di variazioni intervenute a seguito di compravendita e denuncia di successione completa di voltura in caso di eredità;
- contratti di affitto per i locatori che hanno concesso in locazione gli immobili;
- deleghe di versamento dell’acconto e del saldo IMU (modelli di pagamento F24).
• Redditi di lavoro dipendente
- certificazione unica (modello CU 2017) rilasciata dal proprio datore di lavoro, ovvero certificazioni di indennità o delle somme erogate da Enti (INPS, INAIL, Casse edili, ecc.) non segnalate al proprio sostituto d’imposta per il conguaglio;
- certificazioni relative agli assegni periodici percepiti dall’ex coniuge.
• Altri redditi
- certificazione relativa ad altri redditi posseduti, come per il caso di dividendi percepiti da società;
- certificazione unica per le prestazioni occasionali, ovvero per le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i premi e i compensi percepiti per l’esercizio di attività sportive dilettantistiche erogati dal Coni, dalle federazioni sportive nazionali, dall’unione nazionale per l’incremento delle razze equine (Unire), dagli enti di promozione sportiva e da qualunque organismo, comunque denominato, che persegue finalità dilettantistiche e che da essi sia riconosciuto;
- altri documenti relativi a immobili e attività finanziarie detenute all’estero.
Spese detraibili e deducibili dalla dichiarazione dei redditi
Oltre all’ammontare dei redditi, il contribuente deve presentare al Caf anche i documenti necessari per la detraibilità ovvero la deducibilità delle spese e degli oneri sostenuti nel corso del 2017. In particolare, seppur in modo sintetico, si segnalano:
Oneri detraibili
- spese sanitarie con prescrizione medica, scontrini rilasciati dalla farmacia, ricevute riguardanti visite specialistiche, acquisto di farmaci (anche omeopatici), ricevute per esami di laboratorio, cure mediche dentistiche, prestazioni di medico generico, ricevute e fatture relative a ricoveri, degenze e interventi chirurgici, ticket per analisi e radiografie, fatture per acquisto di occhiali e lenti da vista, ricevute per apparecchi per l’udito, ricevute di spese per patologie esenti, attrezzature sanitarie, ricevute e fatture per spese sostenute per portatori di handicap, veicoli per portatori di handicap, assistenza sanitaria, spese per l’acquisto di cani guida, ricevute e fatture per spese mediche rateizzate in anni precedenti;
- quietanze relative al sostenimento degli interessi passivi riferiti a mutui ipotecari stipulati per l’acquisto (o la costruzione) dell’abitazione principale, interessi passivi su mutui per altri immobili, interessi passivi su mutui per recupero edilizio;
- spese per interventi di recupero edilizio (in tal caso dovranno essere consegnati al Caf i bonifici, le fatture, la comunicazione ASL). Fanno parte di questo comparto, ad esempio, le spese per manutenzione straordinaria, per il restauro e per la ristrutturazione degli immobili, le spese per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, quelle per l’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché quelle relative a lavori necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza, etc;
- interventi finalizzati al risparmio energetico. Fanno parte di questo comparto le spese per interventi su involucro edifici, per l’installazione dei pannelli solari, per la sostituzione impianti di climatizzazione, per l’acquisto e posa in opera delle schermature solari di cui all’allegato M del DLGS n.311 del 2006, etc. In tal caso è necessario esibire al Caf almeno le fatture, i bonifici, le eventuali abilitazioni amministrative per le opere edili nonché la ricevuta informatica o ricevuta di raccomandata comprovante l’invio all’ENEA della certificazione/qualificazione energetica e della scheda informativa che devono essere state inviate entro 90 giorni dalla fine dei lavori;
- spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo dell’immobile oggetto di recupero del patrimonio edilizio. In tal caso, il contribuente dovrà esibire al Caf le fatture o gli scontrini relativi all’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, la documentazione dalla quale si evinca la classe energetica dell’elettrodomestico, nonché le ricevute dei bonifici o delle carte di credito;
- assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni e assicurazioni aventi ad oggetto il rischio di morte, di invalidità permanente (anche in questo caso allegare quietanze e contratto oppure dichiarazione rilasciata dall’assicurazione della detraibilità del premio pagato);
- ricevute di versamento di tasse scolastiche scuola secondaria e universitaria e spese sostenute per locazioni per studenti fuori sede e per locazioni di cui alla Legge 431/98;
- ricevute e spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza;
- ricevute di versamento per erogazioni liberali ad associazioni sportive dilettantistiche, per erogazioni a vari enti, istituzioni o associazioni, a partiti politici ed enti religiosi;
- ricevute per spese veterinarie e per spese sostenute per la frequenza di asili nido, spese funebri.
Oneri deducibili
- contributi volontari, contributi obbligatori e contributi relativi a personale domestico (colf) e contributi INAIL casalinghe, fondi pensione integrativi. In tal caso, è necessario esibire le ricevute di pagamento;
- assegni periodici corrisposti al coniuge esclusa la quota di mantenimento per i figli e assegni di mantenimento. Il contribuente dovrà esibire in questo caso la sentenza di separazione o divorzio e le ricevute dei bonifici (ovvero ricevute rilasciate dal soggetto che ha percepito la somma);
- contributi e premi per forme pensionistiche complementari ed individuali. In tal caso, è necessario esibire le ricevute dei contributi autonomamente versate.
Delega per la richiesta della dichiarazione precompilata
Analogamente alla scelta effettuata lo scorso anno, anche nella campagna fiscale che sta ormai per entrare nel vivo, i contribuenti devono specificare la volontà di delegare (o non delegare) il CAF o il professionista abilitato ad accedere alla propria dichiarazione precompilata. È infatti indispensabile che il contribuente manifesti in ogni caso tale volontà (di delegare o di non delegare). A tal fine, sarà sufficiente che il contribuente sottoscriva la relativa delega e scelga l’opzione di concedere o di non concedere la delega all’intermediario.