Habiba Beljam è la prima donna a diventare autista di bus nella città di Mogadiscio. Lo scrivono i principali media del Paese del Corno d’Africa, che parlano di una vera e propria “rivoluzione” nei costumi del Paese, precisando che “sebbene nessuno vieti alle donne somale di mettersi ai comandi di un autobus, fino a pochi mesi fa era quasi impossibile trovarne una che svolgesse un’occupazione simile”. Habiba, è da poco tornata nel suo Paese natale dopo essersi trasferita per anni in Inghilterra, dove ha lavorato come autista di taxi. “Sono felice di essere tornata a casa – ha raccontato al quotidiano ‘Africa Review’ – e condividere la mia vita con i miei compatrioti”. La sua nuova occupazione, ha rivelato è sia un “hobby” che un “lavoro”, ma anche un “modo per spingere le donne somale ad abbattere nuove frontiere”. La donna, con il suo fare, riporta agli occhi della popolazione locale, la figura di un’altra donna, Mariam Musal Issa, una nota cantante e attrice, che negli anni ottanta possedeva e guidava un taxi a Mogadiscio. “Mariam Mursal era unica nel suo genere, proprio come lo è oggi Mama Habiba”, ha sottolineato Ali Shoble Ahmed, un locale. Il suo lavoro consiste nel mettersi ogni giorno ai comandi di un minibus che collega la città vecchia della capitale, con la periferia sud, passando attraverso i quartieri colpiti dai bombardamenti nel conflitto che oppone da anni i ribelli al Shabaab e le forze governative.
Tags donna somala autista di bus Mogadiscio
Riprova
G20, per lotta alla fame e alla povertà. Meloni: ‘Non garantire cibo a tutti, ma una buona alimentazione’
Nella dichiarazione dei leader del G20 manca un impegno stringente sulle risorse per sostenere i …