La Repubblica Moldova piomba, di nuovo, nel caos. Il piccolo stato posizionato tra la Romania e l’Ucraina, resosi indipendente dopo la caduta del muro di Berlino, esattamente nel Settembre del 1991, uscito solo un anno fa, da una lunga quanto grave, crisi istituzionale, ripianata grazie all’attuale presidente Timofti, rischia una nuova recessione che minaccia anche di mettere in pericolo il traguardo della firma di un accordo di associazione e di un patto per semplificare il regime di visti con l’Ue, previsto per novembre. Ulteriori difficoltà per uno stato che nella classifica mondiale Onu dello sviluppo umano si piazza al 111 posto su 187 Stati censiti.
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