Christian Coleman vince la finale dei 100 metri maschili ai mondiali di Doha. Il velocista statunitense chiude in 9”76, miglior tempo personale, davanti al connazionale Justin Gatlin, 9”89, e al canadese Andre De Grasse, 9”90. Settimo tempo per l’azzurro Filippo Tortu che copre la distanza in 10”07. Erano trentadue anni dopo Pierfrancesco Pavoni che l’Italia non schierava un velocista in una finale dei 100 metri.
“Sono riuscito ad arrivare in finale e a fare lo stagionale che sottolinea il grande lavoro di tutto lo staff tecnico perché siamo arrivati in forma. E’ stata un’emozione unica, spero possa ricapitarmi. Potevo essere più veloce ma non trovo scuse, sono contento di aver fatto questa finale e di aver rappresentato l’Italia in mezzo a tutti questi americani. Ho cercato di dare il massimo, non è stato facile”, ha commentato Filippo, primo velocista italiano a raggiungere una finale mondiale dal 1987 ad oggi. “Ero indeciso se correre il più forte che potevo o se andare piano per godermela – scherza l’atleta delle Fiamme Gialle ai microfoni di Rai Sport – Ho capito che questo era il momento, il giorno e il minuto che contavano. Ho cercato di dare il massimo, non è stata una stagione facile ma si è conclusa nel migliore dei modi. In semifinale c’erano quasi tutti gli atleti che mi avevano battuto durante l’anno ma nella testa avevo in mente che nel momento che contava li avrei battuti”. “Sono contento, mi sarebbe piaciuto correre la finale con Jacobs (l’altro azzurro arrivato in semifinale ndr) ma non si deve scoraggiare, ha fatto una stragione strepitosa e deve essere orgoglioso di questo. I centometristi azzurri devono essere contenti di questo mondiale”, conclude Tortu.