26 – 27 OTTOBRE 2020
PRESENTA
COME BRITNEY SPEARS
COVID19 VERSION
di e con
Giorgio Montanini
Il comico sceglie, consapevolmente, una forma espressiva specifica e rigorosa, per veicolare emozioni, pensieri e opinioni. Sceglie il palco. Quando l’emotività del momento porta tutti quanti all’istintiva condivisione e liberazione, il comico ha il dovere di rispettare un religioso silenzio.
La scelta del palco non concede la libertà di sfogarsi sull’onda dell’emotività. Per il profondo rispetto che deve alla sua scelta, non vomita nel calderone. Metabolizza e trasforma ogni stimolo istintivo in un pensiero strutturato.
Un pensiero scevro dell’emotività che, però, l’ha generato. Quando l’artista si confonde in mezzo alla bolgia e non si riesce più a distinguerlo dal resto… smette di essere un artista.
SINOSSI
Nel suo nono monologo inedito “Come Britney Spears” Giorgio Montanini mette in discussione l’unico vero baluardo trasversale e condiviso da tutti, quello che tiene in piedi il genere umano. L’antropocentrismo. Quando si è costretti ad affrontare una situazione critica, il confine che separa la consapevolezza dall’isteria è ambiguo, ingannevole. È dalla sua comparsa sul pianeta che l’essere umano cerca disperatamente e ostinatamente il giusto percorso che lo conduca alla serenità, alla pace e alla felicità. Dalla notte dei tempi ad oggi, abbiamo continuamente sbagliato strada a causa della nostra isteria ed inconsapevolezza… e il risultato? Che ci ritroviamo con pochissimi analfabeti, ma tantissimi stupidi.
Convincersi che il lavoro e la remunerazione siano i valori fondanti della realizzazione dell’essere umano, come conseguenza, ha avuto la regressione culturale e sociale della nostra specie. In Italia quasi il 30 percento della popolazione è analfabeta funzionale, quasi il 30% degli italiani è regredito a tal punto da non capire più cosa legge (o peggio scrive) nonostante si tratti di testi semplici e dai concetti elementari. In una sola parola: stupido.
A rendere la situazione un incubo, è il fatto che siano proprio gli stupidi ad alzare la voce e a metterci la faccia. Colpevolizzare gli stupidi però è efficace quanto per un naufrago spegnere la sete trangugiando l’acqua del mare. Non c’è nulla di più ipocrita che deresponsabilizzarsi incolpando gli stupidi della deriva. I cattivi sono solo uno specchietto per le allodole, la colpa è dei buoni.
La colpa è degli animalisti, antirazzisti e antifascisti. degli ambientalisti, anticapitalisti e dei femministi… la colpa è di chi sbandiera sani principi, ma ne ignora doveri e responsabilità. Pur di disertare la battaglia, affidano il compito di rappresentarli a improbabili personaggi che sfiorano il grottesco. Così ci ritroviamo a legittimare come custode del valore dell’antifascismo un quindicenne della periferia romana. Affidiamo le sorti del pianeta terra ad una ragazzina minorenne con la sindrome di Asperger. Lasciamo che i nostri pallidi e timidi singulti rivoluzionari trovino sfogo nelle reazionarie e banali opere di un inesistente e contemporaneo Zorro in malafede. Senza nessun rispetto per la nostra dignità, fingiamo di credere che l’oracolo rivelatore del senso della vita che sia un’atleta paraolimpica appena maggiorenne.
Presunzione, ipocrisia e politically correct sono i veri nemici da combattere.
Quando riusciremo a liberarci di questi ingombranti fardelli potremo vederci finalmente per ciò che siamo: spauriti ed insignificanti esseri che tentano di sopravvivere in territorio ostile.
26-27 ottobre 2020 ore 21
SALA UMBERTO
Via della Mercede 50
Prezzi da 16 a 20 euro