Dal terrorismo internazionale all’eversione interna, dalle minacce economiche a quelle cibernetiche. Sono questi i temi trattati dal presidente del consiglio, Mario Monti, nel corso della sua audizione al Copasir. Il faccia a faccia tra premier e il Copasir è stato un “momento importante e intenso di confronto utile” per il presidente del Comitato di controllo parlamentare sui Servizi segreti, Massimo D’Alema. “Lo spirito di collaborazione tra governo e Parlamento ha toccato oggi uno dei suoi momenti più significativi”, spiega l’esponente del Pd. Al termine dell’audizione del premier, D’Alema, incontrando i cronisti, ha raccontato che “Monti ha spiegato quali sono le priorità” dei Servizi italiani e, dalla riforma alla modernizzazione dei compiti e delle strutture alla razionalizzazione della spesa, “Monti non si è sottratto ad alcuna domanda”. Mario Monti ,nel corso della sua audizione, ha ribadito che “l’Italia è esposta a numerose minacce”, le “solite”, secondo D’Alema, cui vanno aggiunte anche minacce di tipo “economico e finanziario”. Quanto al ricambio dei vertici dei servizi, ha aggiunto D’Alema, “Monti non è tenuto a riferire al Copasir, farà le sue valutazioni, oggi non ne abbiamo parlato”.
E’ la prima audizione di un presidente del Consiglio da quando è entrata in vigore la legge di riforma dei Servizi segreti. Il predecessore di Monti, Silvio Berlusconi, non ha mai risposto alle ripetute convocazioni del Comitato facendosi rappresentare dall’ex sottosegretario, con delega, Gianni Letta.
Al presidente del Consiglio dei ministri la legge attribuisce la “competenza per l’alta direzione e la responsabilità generale della politica dell’informazione per la sicurezza, nell’interesse e per la difesa della Repubblica e delle istituzioni democratiche poste dalla Costituzione a suo fondamento; l’apposizione e la tutela del segreto di Stato; la conferma dell’opposizione del segreto di Stato; la nomina e la revoca del direttore generale e di uno o più vice direttori generali del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza; la nomina e la revoca dei direttori e dei vice direttori dei servizi di informazione per la sicurezza; la determinazione dell’ammontare annuo delle risorse finanziarie per i servizi di informazione per la sicurezza e per il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, di cui dà comunicazione al Comitato parlamentare”.